Grazie a una convenzione tra assessorato regionale dei Beni culturali, Soprintendenza di Agrigento e Archeoclub-Canicattì, sta per partire una nuova stagione di attività culturali e di promozione per il sito romano-bizantino "Vito Soldano", inaugurato venerdì scorso. Torna infatti ad essere visitabile una delle otto stazioni di sosta dell'itinerario che, in epoca romana, collegavano Catania ad Agrigento passando per Caltanissetta ed Enna.
La convenzione ha l'obiettivo di rendere fruibile a tutto tondo un sito archeologico che – a torto considerato minore – ha tutte le caratteristiche per trasformarsi in un volano di crescita economica oltre che culturale per Canicattì, potenziando il ruolo attrattivo del territorio.
Il sito, posto sulla S.S. 122 che collega Canicattì a Castrofilippo, conserva ancora oggi gli imponenti resti di un impianto termale di età Costantiniana e di un vasto abitato, ancora in gran parte da esplorare; dopo l'abbandono delle terme, l'area fu occupata da impianti artigianali e frequentata fino all'avanzata età bizantina.
La Masseria Lombardo, recentemente restaurata dalla Soprintendenza, con le sue sale, sarà utilizzata come centro culturale aperto dove si terranno convegni scientifici, esposizioni, mostre. Grazie a questo epicentro di storia, cultura e archeologia verranno coinvolte le scuole (con visite guidate, campi scuola e laboratori didattici tematici), le agenzie turistiche presenti nel territorio e le associazioni culturali.
"La convenzione stipulata con Archeoclub-Canicattì per l'area archeologica di Vito Soldano – afferma Pietro Meli, soprintendente dei Beni culturali di Agrigento – può rappresentare un'esperienza pilota e ripetibile in altre realtà per sensibilizzare e diffondere tra i cittadini la cultura della salvaguardia dei Beni culturali".