Apre al pubblico ad Enna il Palazzo Chiaramonte, complesso monumentale edificato nel 1307 da poco restaurato e riconvertito in polo culturale, rendendo fruibili tesori nascosti come i volumi del Fondo antico della Chiesa Madre, tra cui spicca il settecentesco manoscritto di Padre Giovanni dei Cappuccini (primo storico di Enna) – ora consultabile in versione digitale, ed il Fondo Nino Savarese, che comprende manoscritti originali, fotografie e 32 disegni inediti di Renato Guttuso realizzati per la rivista ‘Lunario siciliano’.
L’edificio, da poco riconvertito in Palazzo della Cultura dall’amministrazione del sindaco Maurizio Dipietro, che punta a fare di Enna la Capitale italiana della cultura 2025, presto sarà ampliato e completato con l’allestimento di una mostra permanente che comprenderà alcuni pezzi di grande pregio, tra cui gli argenti delle Monache di clausura delle Carmelitane scalze.
“L’intervento di recupero dello storico Palazzo Chiaramonte, che fino a poco tempo fa era occupato dagli uffici finanziari del Comune – dice il sindaco Dipietro – rappresenta uno dei fiori all’occhiello della nostra politica in tema di attività culturali. Il nuovo ‘Palazzo della Cultura’ è destinato ad ospitare pezzi importanti del patrimonio culturale della nostra città, in gran parte per la prima volta a disposizione della collettività, convinti come siamo che gli investimenti in cultura rappresentano una concreta possibilità di crescita per i nostri territori”.