Sollevazione anche da parte delle soprintendenze e del mondo della cultura in merito ai siti siciliani individuati dal Governo nazionale come possibili destinazioni per depositi di scorie nucleari. Nel corso di un incontro convocato dall’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, al quale hanno preso parte il direttore generale del Dipartimento BB.CC, Sergio Alessandro, i responsabili delle Soprintendenze di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione dei Parchi Archeologici di Segesta e Gela si è deciso che, entro trenta giorni, i pareri di Soprintendenze e Parchi archeologici saranno inseriti apposite relazioni tecniche che verranno trasmesse al comitato tecnico istituito dal governo Musumeci presso l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente, incaricato di predisporre il memoriale con i rilievi e le osservazioni da inviare al Governo nazionale.
“Il paesaggio – ha sottolineato Samonà – è un elemento determinante della nostra identità, al punto che già nella stessa denominazione giuridica alcuni Parchi riportano la definizione di Parco Archeologico e Paesaggistico. È impensabile, pertanto, che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera, dove si trovano siti di altissima valenza storico-culturale, meta di numerosi visitatori che, proprio in quei luoghi, hanno occasione di apprezzare la bellezza della nostra Isola”.