Da oggi e fino a domenica 8 agosto, la Testa di Ade (detto Barbablù), uno dei pezzi archeologici più importanti riconsegnati alla Sicilia dopo il trafugamento da Morgantina sarà esposta al Museo Archeologico Salinas di Palermo. La Testa, che fa parte della collezione del Museo di Aidone, è stata scelta come immagine del BarbablùFest che si aprirà il 19 agosto nell’area archeologica di Morgantina, presentato oggi in una conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà, il sindaco di Aidone Sebastiano Chiarenza, i direttori dei due musei regionali, Caterina Greco e Liborio Calascibetta, i curatori della rassegna, Giuseppe Dipasquale e Pietrangelo Buttafuoco.
Il Festival, che è stato realizzato dal regista Giuseppe Dipasquale, su un’idea di Pietrangelo Buttafuoco trova il Museo di Aidone e il Museo archeologico Salinas di Palermo allineati su un’idea di valorizzazione che proprio dalla testa di ‘Barbablù’ parte per promuovere il Cartellone. La trasferta a Palermo di soli tre giorni per Barbablù, è un’occasione imperdibile per palermitani e turisti, e sarà lì a ricordare anche l’incredibile collezione del Museo di Aidone che comprende, tra gli altri, l’imponente Dea, gli Acroliti di Demetra e Kore e gli Argenti, tutti tesori trafugati da scavi clandestini e restituiti all’Italia.
La testa sarà esposta come parte del percorso abituale di visita al costo del solo biglietto di ingresso: il museo sarà aperto fino a mezzanotte e sono previste visite guidate dalla direttrice Caterina Greco e delle archeologhe del museo.