L’Orto Botanico di Palermo da oggi, lunedì 1 marzo, riapre le porte, per il momento solo di mattina: dalle 9 alle 14, dal lunedì al venerdì, in attesa di aprire nei fine settimana come ogni altro luogo della cultura. Già dopo il primo lockdown il polmone verde di Palermo aveva accolto una natura rigogliosa che in oltre due mesi era ritornata prorompente e straordinaria. Adesso questo nuovo stop di quasi quattro mesi ha permesso una vera e propria esplosione green: specie rare rigogliose, angoli da riscoprire in completa sicurezza, all’ombra dell’enorme Ficus o lungo le vasche popolate da piante acquatiche.
Ma frequentare l’Orto Botanico dell’Università di Palermo vuol dire entrare in un luogo innanzitutto “sicuro” con i suoi dieci ettari di verde, dove ognuno potrà muoversi come se ci si trovasse in un “giardino” personale ampio e libero – ma dove verrà sempre garantito il distanziamento di 2 metri tra i visitatori -, dove seguire percorsi di visita programmati, facilitati anche dalla app scaricabile sul proprio smartphone.
E c’è da approfittarne perché ritornano i biglietti a prezzo ridotto, pensati soprattutto per i cittadini e le famiglie 4 euro (30% in meno) l’ingresso singolo che per una famiglia di due adulti e fino a tre bambini sotto i 12 anni, costerà 8 euro (47% in meno); per mamma o papà con bimbo sotto i 6 anni, 3 euro, come anche per gli ultrasettantenni e gli studenti sotto i 25 anni, gli insegnanti e gli enti convenzionati. Per chi volesse contribuire alla ripresa o comunque beneficiare di attività ed eventi oltre che ingressi illimitati per un anno, è sempre disponibile la OrtoCard in promozione a 30 euro.
Per garantire una maggiore sicurezza, viene caldamente consigliato l’acquisto online dei biglietti, che assicura uno slot di tempo preciso, senza attese all’ingresso. Anche in questo senso si è mossa la decisione dell’Orto, e di CoopCulture che cura i servizi: ingressi solo con mascherina, controllo della temperatura, postazioni con igienizzante. Senza dimenticare il front office dell’Orto, ovvero l’unica “biglietteria d’arte” creata dai californiani Fallen Fruit a partire dalle specie esistenti nei giardini mediterranei.