giovedì, 19 Dicembre 2024

Oltre 500 spettatori per la Rievocazione storica a Naxos

Circa 500 persone, fra turisti e residenti, hanno assistito nell’area archeologica del Parco di Naxos alla “Rievocazione storica della fondazione di Naxos”, prima colonia dei greci in Sicilia. Una performance interdisciplinare con innesti di teatro, musica e con il fondamentale contributo di un team di archeologi che, con il contributo di testi storici, hanno animato un affascinante storytelling per ricostruire la nascita della città greca nell’VIII secolo a.C. e l’antico culto di Apollo Archeghètes, documentato dallo storico Tucidide.

La manifestazione si è svolta in occasione della prima domenica del mese che prevede il consueto ingresso gratuito. Una domenica che, complessivamente, ha visto oltre 8660 visitatori nei tre siti del Teatro Antico, Museo e Area archeologica di Naxos e Isola Bella (fonte dati Aditus, ai quali aggiungere i circa 500 spettatori della Rievocazione storica pomeridiana a Naxos).

Il progetto, con la direzione artistica della regista e attrice Cinzia Maccagnano, è frutto di una collaborazione virtuosa fra il Parco archeologico Naxos Taormina, la Proloco e il Comune di Giardini Naxos. Regia e drammaturgia sono state curate da Giovanni Bùcolo, scenografie e costumi di Francesca Cannavò, mentre le musiche dal vivo e i canti sono stati eseguiti dalla lirista Rosa Fragorapti. Con l’attore Elio Crifò nel ruolo dello storico Timèo, erano Gianni Crimi (Stavros), Sara Pulvirenti (Nausika), Francesco Papa (Tìsandros), Mario Russo (Tèocle), Clara Lo Turco (la Sacerdotessa) e la piccola Ginevra Maniaci.

La Rievocazione storica della fondazione di Naxos ha dato il via alla lunga stagione di eventi che il Parco Archeologico Naxos Taormina ospiterà nel sito di Naxos nel corso dell’estate 2024. Da maggio a settembre, un ricco cartellone pluritematico – fra cinema archeologico, teatro classico, musica, filosofia e letteratura – avviato da alcuni anni in collaborazione con enti pubblici e associazioni culturali nella direzione della cosiddetta “Terza Missione”, ovvero l’impegno a divulgare cultura, conoscenza e i risultati delle ricerche e degli studi in campo archeologico contribuendo allo sviluppo socio-culturale delle proprie comunità di riferimento.

 

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