Dopo le polemiche dei mesi scorsi, il Museo regionale d'arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso riparte il 17 maggio (inaugurazione alle 19) dalla sua collezione. Per la prima volta viene esposta in maniera completa, la raccolta di opere acquisite sin dalla nascita del museo, nel 2005.
Il percorso espositivo espone una prima tranche di opere che coprono circa sessant'anni di storia, dai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Salvo, Antonio Sanfilippo ed Emilio Isgrò, fino a Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, con un'incursione autorizzata di chi ha lavorato in Sicilia, Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski.
Insieme alla collezione permanente, il Museo presenterà, dal 17 maggio al 30 settembre, anche "Più a Sud – Un progetto per Lampedusa", mostra curata da Paola Nicita che raccoglie le riflessioni di tre artisti, Francesco Arena, Emanuele Lo Cascio e Sislej Xhafa, che pongono al centro della loro indagine temi sociali e politici legati all'isola, negli ultimi tempi al centro delle cronache, attraverso un'analisi sociale sullo spostamento, inteso come modifica globale, sociale ed emotiva.
La conferenza stampa è in programma giovedì alle 11 al museo di Palazzo Riso alla presenza dell'assessore regionale dei Beni culturali, Sebastiano Missineo; del dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni culturali, Gesualdo Campo, dei curatori e degli artisti.