Entra nella fase operativa il progetto Culturas, che prevede la realizzazione di percorsi culturali subacquei in Tunisia (Tabarka, Kerkouane, Pilau) e in Sicilia (Marsala, Pantelleria e San Vito Lo Capa).
La missione italiana in Tunisia ha impegnato l’équipe della Soprintendenza del Mare nelle prime ricognizioni terrestri e prospezioni subacquee nei siti di Kerkouane e Pilau. Il gruppo di lavoro, guidato dal soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, ha effettuato un’attenta verifica dei siti segnalati insieme alla archeologa tunisina Ouafe ben Slimane dell’Institut National du Patrimoine. L’ottima intesa tra l’équipe italiana e quella tunisina ha permesso di svolgere un proficuo lavoro, gettando solide basi per il prosieguo del progetto che continuerà nel mese di aprile con lo studio del terzo sito, Tabarka.
“Il progetto – spiega Tusa – ha l’obiettivo di ricercare nuovi modelli per la valorizzazione del patrimonio archeologico attraverso la sperimentazione di un progetto-pilota che coinvolge lo sviluppo e fruizione del patrimonio culturale con la specializzazione del sistema di offerta turistica transfrontaliera. Obiettivo sono la creazione di nuovi itinerari archeologici subacquei, l’aumento del livello di conoscenza degli operatori locali e della sensibilità della popolazione sulla protezione dei siti archeologici, il rafforzamento della cooperazione e sinergia tra i partner locali e transfrontalieri, in ottemperanza dei principi sanciti dalla Convenzione Unesco sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo”.