venerdì, 22 Novembre 2024

Selinunte: un plastico per il restauro del tempio G

6mila pezzi scolpiti a mano e assemblati dallo studio dei frammenti rimasti

Un modello tridimensionale in scala del tempio G di Selinunte in legno massello africano, composto da circa 6mila pezzi lavorati a mano con l'attribuzione capillare dei frammenti rimasti, è stato presentato a conclusione del convegno internazionale "Selinus 2011. Restauri dell'antico. Ricerche ed esperienze nel Mediterraneo di età greca" a cui hanno partecipato 40 tra i maggiori studiosi di restauro.
Ideato dal professore Mario Luni, archeologo dell'Università di Urbino e direttore della Missione, il modello è stato realizzato sulla base degli studi archeologici, i rilievi grafici e gli scavi alle fondazioni del tempio G di Selinunte attuati dal mese di febbraio scorso da archeologi e tecnici restauratori dell'Università di Urbino.
Il progetto, finanziato con 100 mila euro provenienti interamente da fondi privati, verrà valutato nei prossimi giorni da un comitato scientifico per decidere la fattibilità della sua realizzazione.
Nel corso del convegno, inoltre, il presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, si è fatto promotore del progetto di rilancio del tempio G e dell'intera area archeologica di Selinunte, la più vasta d'Europa, per la quale ha chiesto, insieme ai siti di Segesta e alle Cave di Cusa, l'inserimento tra i beni tutelati dall'Unesco attraverso una delibera di giunta approvata giovedì scorso proprio all'interno del parco e sottoscritta dalla comunità scientifica internazionale presente a Selinunte.
"Siamo riusciti ad accendere i riflettori su Selinunte e sul futuro del suo parco archeologico – ha detto Turano – portando proprio all'interno del parco il dibattito dei maggiori esperti mondiali del settore. E' un risultato importante frutto dell'impegno che la Provincia ha assunto verso il suo territorio per valorizzare uno dei siti archeologici maggiori al mondo affinché da esso si produca ricchezza, lavoro e benessere. Un recente studio – ha aggiunto – condotto dall'Osservatorio sul turismo delle isole europee ha evidenziato che il comune di Castelvetrano ha attirato lo scorso anno 89.444 turisti di cui la maggior parte italiani (63%): sono numeri davvero esigui per un sito di tale importanza che necessita di un vero rilancio di cui saremo promotori insieme alla Regione Siciliana che ha destinato al parco 8 milioni di Fondi europei Po-Fesr 2007-13".

News Correlate