Siti siciliani Unesco a rischio, Purpura incontra sindaci Eolie

Dopo il tavolo di lavoro interistituzionale per la candidatura del sito Unesco “Palermo arabo normanna-cattedrali di Cefalù e Monreale” che ha portato alla conclusione del protocollo di gestione del sito, ora l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonio Purpura, prova a correre ai ripari per la gestione dei sei siti Unesco siciliani.

Siracusa, le Eolie, la valle dei Templi di Agrigento, la villa del Casale di Piazza Armerina, le città barocche del val di Noto e l’Etna infatti non hanno ancora attivato il comitato di gestione dei siti nonostante siano stati inseriti nella lista Unesco da oltre un decennio. E dunque ora rischiano di essere depennati dalla Lista del Patrimonio dell’Umanità.  

Ecco perché Purpura ha incontrato i sindaci dei comuni delle isole Eolie. I componenti del tavolo di lavoro, in rappresentanza dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Maria Salina, hanno lavorato per la realizzazione di un protocollo che istituisce il comitato per la valorizzazione del sito, che è il più antico della Sicilia, così da avviare le attività contenute nel piano di gestione richiesto dall’Unesco.   

“I tavoli di lavoro dei siti Unesco che ho avviato in assessorato – spiega Purpura – hanno il compito di definire dei protocolli d’intesa tra tutte le istituzioni coinvolte nel processo di valorizzazione di questi territori. E’ un impegno che tutti noi enti, a diverso titolo e con competenze diverse, abbiamo nei confronti dell’organismo internazionale Unesco e che consente oggi di accelerare il processo di valorizzazione e una migliore organizzazione sistemica del territori”. Il prossimo incontro con i sindaci è fissato per il 10 giugno prossimo, sempre nella sede dell’assessorati, mentre gli altri tavoli con gli altri siti Unesco sono convocati nel corso della prossima settimana.   

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