Turismo archeologico, primato siciliano alla Bmta di Paestum

Con 25 itinerari turistici sommersi, 14 parchi archeologici, 75 campagne di scavo appena concluse o in corso, con le numerose convenzioni sottoscritte con Università e organizzazioni internazionali, con i musei distribuiti su tutto il territorio regionale che custodiscono testimonianze preziosissime, la Sicilia rappresenta una tra le realtà più importanti del Mediterraneo per quanto riguarda il turismo archeologico.

Segmento, quello del turismo archeologico, che è protagonista fino a domani, domenica 28 novembre alla BMTA, la Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum, in cui la Sicilia è presente con un proprio stand curato dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e con numerosi e qualificati interventi nelle diverse sessioni di lavoro. Inoltre, attraverso la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, la regione è protagonista del 1° Premio internazionale “Sebastiano Tusa” che verrà riconosciuto a personalità di livello internazionale che si sono distinte nell’ambito dell’archeologia e della promozione dei beni culturali.

“Il Governo regionale – sottolinea l’assessore ai beni culturali, Alberto Samonà – sta valorizzando il grande patrimonio archeologico siciliano, perché la nostra Isola si confermi come meta culturale fra le principali d’Europa. È proprio per questo che stiamo dando grande impulso agli investimenti per l’ammodernamento e la competitività dei parchi archeologici e dei musei siciliani. E del resto, il numero alto di ingressi nei luoghi della cultura della Regione Siciliana registrato quest’estate, è emblematico dell’interesse che la Sicilia desta a livello internazionale. Frutto anche di una perfetta sinergia tra l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e l’assessorato al Turismo”.

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