Dopo una valutazione e a seguito dei dialoghi con SAC, Aeroitalia ha deciso di sospendere le rotte da Comiso verso Bologna, Cuneo, Firenze e Perugia, ritenendole al momento non sostenibili senza un supporto adeguato da parte degli enti locali. Aeroitalia continuerà comunque a lavorare per offrire un servizio in linea con le esigenze dei passeggeri e del territorio concentrando le operazioni su tre rotte fondamentali: Roma Fiumicino, Milano Bergamo e Parma.
Federconsumatori Sicilia apprende con stupore che la compagnia aerea Aeroitalia ha deciso di tagliare i voli da Comiso lasciando solo quelli con destinazione Roma Fiumicino, Milano Bergamo e Parma e, contemporaneamente, ha deciso anche di sospendere i voli da Trapani Birgi a Cuneo dal 26 gennaio al 29 marzo. Spariscono, quindi, i collegamenti Aeroitalia dalla Sicilia a Cuneo, Firenze, Bologna e Perugia. Tutte le tratte che sono state, fino a l’altro ieri, l’unico modo per centinaia di giovani studenti siciliani per raggiungere le sedi universitarie in tempi compatibili con la vita moderna, senza fare svariati cambi di treni, navi, autobus e senza spendere mezzo stipendio dei genitori.
Per il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa, “è l’ennesima conferma che le compagnie aeree che operano negli aeroporti siciliani considerano i nostri concittadini solo come arance da spremere. Non è possibile lasciare al mercato l’offerta dei voli da e per la Sicilia, ci deve essere una programmazione a lungo termine gestita insieme dalla politica regionale, dalle società aeroportuali e dalle compagnie aeree. A differenza di tutte le altre regioni italiane, in Sicilia non c’è un’alternativa all’aereo per raggiungere, in tempi ragionevoli, gran parte del resto d’Italia e, per questo, non c’è concorrenza e le compagnie fanno quel che vogliono”. Federconsumatori Sicilia “auspica che il governatore Renato Schifani chieda e ottenga un incontro su questo tema con il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il quale, a sua volta, invece di sognare ad occhi aperti faraonici ponti da 13 miliardi di euro (3,9 dei quali letteralmente rubati alle Regioni del Sud, poiché stornati dal Fondo sviluppo e coesione), dovrebbe mettersi a lavorare notte e giorno ad un piano dei trasporti aerei per la Sicilia razionale e di lungo periodo”, conclude Federconsumatori.