Potrebbe essere la low cost ungherese Wizz Air a salvare l’aeroporto di Trapani Birgi. E’ l’unica certezza emersa al termine della seduta straordinaria del consiglio comunale di Trapani sull’aeroporto di Birgi. In molti attendevano chiarezza, ma le risposte sono state davvero poche e i dubbi sulle trattative con Ryanair rimangono così come l’orientamento della Regione continua ad essere poco chiaro. Allo stato attuale alcuni comuni non hanno ancora sborsato le rispettive cifre mettendo in discussione la permanenza di Ryanair a Birgi.
“Da quando la Regione è entrata nell’asset societario – ha ammesso il presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione – ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall’imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c’è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all’investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio. Ora abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l’atterraggio di aeromobili più grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro che verranno impiegati. Per quanto riguarda i traffici aerei – conclude – stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri, a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo”.
L’occasione è stata sfruttata anche per ufficializzare l’accordo con Wizz Air che per 5 anni collegherà l’aeroporto di Birgi con l’Est Europa. Secondo indiscrezioni, l’intesa costerà 1 milione di euro all’anno e una delle prime rotte sarà quella che collegherà Trapani a Budapest.