Passo in avanti per trovare una soluzione alla norma del codice deontologico di Farmindustria che stabilisce che nell'organizzazione di congressi e convegni "sono tassativamente escluse località a carattere esclusivamente turistico nel periodo 1° giugno-30 settembre per le località di mare e 1° dicembre-31 marzo e 1° luglio-31 agosto per le località di montagna". "Tale limite, per alcuni aspetti condivisibile – denuncia $ l'Etna Convention Bureau – nella pratica si sta erroneamente estendendo anche al contesto della provincia di Catania. Ciò sta generando seri problemi all'industria turistica della provincia di Catania che concentra proprio lungo i suoi 65 km di costa la maggior parte dell'offerta di posti letto ricettivi e sale congressuali. Molti convegni già prenotati presso tali location sono stati già annullati e altri sono a rischio di annullamento, ma soprattutto si rischia di rendere totalmente inutili tutti gli sforzi profusi per rilanciare il territorio etneo sul segmento congressuale".
Così dopo un incontro tra l'Etna Convention Bureau e i vertici di Farmindustria, l'Etna Convention Bureau ha ottenuto la disponibilità di Farmindustria ad organizzare per settembre, presso la sede di Farmindustria a Roma, un nuovo incontro con l'Etna Convention Bureau e tutte le associazioni interessate (Federalberghi, Federcongressi e Federturismo), finalizzato a delineare una più chiara definizione della norma in oggetto.
Al primo incontro che si è svolto a Roma, presso gli uffici della Presidenza della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati di Giuseppe Palumbo, hanno partecipato una delegazione dell'Etna Convention Bureau formata da Nico Torrisi, amministratore delegato, Benedetto Puglisi, direttore generale, e Ornella Laneri, e i vertici di Farmindustria rappresentati dal presidente Sergio Dompè, dal vice presidente Franceso De Santis e dal responsabile della segreteria del Codice Deontologico Monica Vignetti.
