Anche quest’inverno a Taormina è fallito qualsiasi vano tentativo di destagionalizzare. Secondo i dati riferiti dal segretario regionale aggiunto della Fisascat-Cisl, Pancrazio Di Leo a La Sicilia, “molti alberghi hanno chiuso i battenti e quelli aperti (alcuni dei quali hanno già comunicato l’imminente chiusura, ndc) hanno notevolmente ridotto il personale. Stando ai dati a nostra disposizione – spiega Di Leo – degli 88 alberghi taorminesi solo 39 sono ancora aperti”.
“Non c’è da prendersela con gli albergatori – spiega il presidente di Federalberghi extra, b&b e case d’epoca, Giovanni Ficarra su La Sicilia – Al momento i voli aerei per la Sicilia sono ridotti. Se si ha necessità di partire a breve scadenza, soprattutto per il mercato italiano, il costo del biglietto lievita. È necessaria una politica, credo soprattutto da parte della Regione, che blocchi il costo del biglietti aerei e pubblicizzi in maniera massiccia che si può arrivare in Sicilia anche in treno. Mi metto nei panni degli albergatori, che restando aperti in questo periodo vanno in perdita”.
In ogni caso la stagione turistica, così come ha più volte sottolineato anche il sindaco Mario Bolognari, finora è andata benissimo, ma l’improvvisa flessione di novembre si è fatta sentire. Nella Perla, sempre secondo i dati in possesso della Fisascat-Cisl, sono aperti 78 B&B a fronte dei 39 chiusi.