“Lungo le coste siciliane il fenomeno alga caulerpa, nelle sue specie presenti racemosa e taxilofia, non è del tutto rientrato, permane ma non presenta caratteri di allarme al momento come dimostrano i monitoraggi effettuati lungo le aree più impattate della costa meridionale e a largo di Lampedusa”. Lo ha detto il direttore di Arpa Sicilia Francesco Licata di Baucina presentando i risultati del Progetto Caulerpa sulla presenza dell’alga aliena della specie Caulerpa lungo le coste meridionali della Sicilia e sulle specie aliene nel Mediterraneo centrale.
“Ma un mare pulito e meno impattato dalla pressione antropica sono la migliore garanzia che il fenomeno non ritorni a presentarsi in misura massiccia come negli anni passati – ha aggiunto di Baucina – Inoltre, utilizzando gli strumenti economici forniti dalla Marine Strategy, in convenzione con il ministero per l’Ambiente, riusciremo a garantire la continuità dei monitoraggi marini per controllare i fenomeni dell’ inquinamento sotto costa ed in mare aperto, di cui Caulerpa è stato il primo importante campanello d’allarme in Mediterraneo”.
Il progetto Caulerpa nasce nel 2009, in risposta alle numerose segnalazioni dei pescatori che lamentavano la presenza di consistenti quantitativi di alghe non autoctone nelle reti.