Caulerpa. Un nome che dice poco ai più ma che, secondo gli esperti, potrebbe tornare a causare problemi all'economia turistica in generale. Si tratta di un tipo di alga ‘aliena' che va tenuta sotto osservazione perché diretta antagonista della Posidonia, fonte di ossigeno e di nutrimento. Ecco perché l'Arpa Sicilia ha appena lanciato la campagna di comunicazione sulle specie aliene in Mediterraneo collegata al monitoraggio della diffusione dell'alga invasiva Caulerpa.
I risultati delle indagini condotte su ben 70 siti costieri e marini, saranno comunicati nel corso di due convegni scientifici, il primo a giugno e quello conclusivo a novembre. Saranno questi, insieme a seminari rivolti ai pescatori ed al popolo del mare nelle marinerie siciliane di Scoglitti, Sciacca, Mazara e Termini Imerese, i momenti di divulgazione all'interno di una più ampia campagna di comunicazione il cui slogan recita "Lasciamo che il mare rimanga una favola blu".
Campagna di comunicazione che partirà sui media regionali tra qualche giorno e che prevede la diffusione di un decalogo con le buone pratiche, le 10 regole per rispettare e dunque proteggere il nostro mare. Il fenomeno delle specie aliene non va sottovalutato considerato che sono almeno un migliaio quelle già note e presenti nel Mediterraneo entrate da Suez o da Gibilterra, di cui 450 sono pesci.
Secondo gli esperti, la risposta risiede in un mare più protetto, pulito e monitorato, ed è chiaro il messaggio verso i cittadini e coloro che vivono sul mare che devono fare la loro parte rispettando precise regole di comportamento.