lunedì, 23 Dicembre 2024

Assessorato al Turismo nella bufera

Il cuore dell’inchiesta sono ancora i ‘Grandi Eventi’

Non è solo l'operazione Ciapi ad aver sconvolto il mondo politico siciliano. Le indagini, infatti, hanno coinvolto anche l'assessorato regionale al Turismo. Proprio il Turismo è infatti il cuore dell'inchiesta sui 'Grandi Eventi', partita dai controlli effettuati dagli ispettori dell'Olaf, l'ufficio europeo per la lotta antifrode, sui progetti finanziati con risorse dell'Ue e gestiti durante la passata legislatura, sotto l'allora governo di Raffaele Lombardo. Secondo le verifiche dell'assessorato, nel 2011 sono state rendicontate dagli uffici spese per 250 milioni di euro, mentre per il 2012 non risulta alcuna spesa certificata.
Antonino Belcuore, responsabile del Servizio turistico di Taormina, è finito in carcere mentre i domiciliari sono stati concessi a Elio Carreca e Bruno De Vita, il primo è stato fino a poche settimane fa dirigente del Servizio 6 – Manifestazioni ed Eventi, mentre il secondo faceva parte dell'ufficio di gabinetto dell'assessorato al Turismo. Secondo quanto riporta Live Sicilia, in cambio del loro apporto per aggiudicarsi l'organizzazione di quattro Grandi eventi – Taormina Fashion Awards, Sicilian Ladies open golf, gli Assoluti di scherma e la Settimana tricolore di ciclismo – avrebbe ottenuto denaro e regali. A Bruno De Vita sarebbe stati consegnati 50 mila euro destinata a Ivana Triolo, persona indicata dallo stesso De Vita. Belcuore, "a titolo di controprestazione bottiglie di vino 'pregiato' per un valore economico complessivo pari a 3.000 euro e un IPad del valore economico di 799 euro". Giacchetto avrebbe favorito, infine, l'assunzione del figlio di Carreca in una società vicina al project manager. A confermare il ruolo dei tre ci sarebbero una serie di sms.  
"Le indagini in corso – commenta l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris – sono un'ulteriore conferma della cattiva gestione delle risorse finanziarie comunitarie; questo oggi, anche in riferimento ad altre problematiche, impedisce di potere onorare gli impegni economici assunti dalle amministrazioni passate, senza la dovuta copertura finanziaria, con i diversi imprenditori destinatari di contributi". L'assessore precisa che "i soggetti sottoposti a misura cautelare, nonché gli indagati a vario titolo, sono stati formalmente rimossi dall'assessorato al Turismo già lo scorso mese di febbraio; inoltre, il vicario del capo di gabinetto coinvolto nell'indagine ricopriva questo ruolo nella precedente legislatura".
Grande sdegno verso la classe politica implicata nell'indagine da parte dell'opinione pubblica che, invece, per quanto riguarda i funzionari dell'assessorato al turismo è più innocentista che colpevolista.

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