I grandi eventi attirano a Venezia così tanti turisti da indurre centinaia di veneziani a lasciare temporaneamente la città per evitare disagi. Questa dinamica, nota ai residenti, ora emerge e viene misurata da uno studio scientifico sulla presenza delle persone nella città storica di Venezia basato sui movimenti delle tessere sim dei telefonini nell’arco dell’intero 2022.
Lo studio, pubblicato sulla rivista accademica Tourism Economics da economisti dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università di Udine, è la prima ricerca scientifica a misurare l’impatto degli eventi culturali sulle presenze e gli spostamenti nel centro storico veneziano. Nello studio, i ricercatori sfruttano i dati telefonici per distinguere tra abitanti abituali, visitatori pernottanti ed escursionisti giornalieri.
I numeri mostrano la presenza di 98 mila visitatori al giorno in media (32.339 turisti e 61.461 escursionisti) già segno dell’over tourism. Il picco massimo è avvenuto domenica 30 ottobre, in occasione del ponte festivo di Tutti i Santi: quel giorno si trovavano a Venezia 143.246 visitatori, di cui 54.253 turisti e 88.993 escursionisti.
L’obiettivo dello studio era misurare quanto la mobilità di queste diverse tipologie di persone sia influenzata dalla presenza in città di eventi culturali classificati dai ricercatori come ‘mainstream’ come il Carnevale di Venezia, l’inaugurazione della Biennale, la Mostra del Cinema, oppure più legati all’identità della città come il Redentore, la Festa della Sensa, le sagre patronali.
A parità di altri fattori che possono influire sulla presenza di persone in città (fine settimana, stagionalità turistica e lavorativa), un evento culturale ‘mainstream’ attrae in città un maggior numero di turisti: circa 11mila visitatori in più, di cui circa 8.500 escursionisti. Di contro, ha due effetti contrapposti sulla mobilità dei residenti. Da un lato, trattiene circa 2000 residenti in città per motivi che possono essere sia lavorativi sia di interesse specifico verso l’evento. Dall’altro lato, la pressione esercitata dall’aumento del numero di turisti legato all’evento culturale porta circa 400 residenti a lasciare temporaneamente la città.