E’ la sinergia la parola chiave del nuovo corso del turismo siciliano. Per la presentazione del Piano Strategico 2014-2020 e del Piano Triennale 2015-2017 l’assessore regionale al turismo Cleo Li Calzi ha voluto al suo fianco anche i colleghi di giunta collegati al suo ramo, dai Beni culturali, all’Agricoltura, alle Infrastrutture.
L’assessore ai Beni culturali, Antonio Purpura non ha dubbi: “In Sicilia la ripresa economia passa dal turismo e non è un caso che mezzo governo sia impegnato a sostenere il lavoro avviato da Cleo Li Calzi. Il mancato sviluppo è dovuto al fallimento organizzativo a ogni livello. Finora una serie di pezzi del puzzle non si sono mai parlati hanno camminato seguendo strade parallele senza mettere su una vera filiera turistica. Oggi all’assessorato al Turismo spetta invece la regia di una nuova politica coordinata. I Distretti turistici dovrebbero essere il punto di snodo ma finora si sono mostrati un’esperienza largamente insoddisfacente, avrebbero bisogno di maggiore concretezza. Per questo – conclude Purpura – concentreremo meglio le risorse, partendo dai nostri punti di forza come i siti Unesco attorno a cui costruire la nostra offerta. Non tutti i territori, d’altra parte, possono fare attrazione turistica, occorre gerarchizzare gli obiettivi”.
Ha le idee chiare sul suo lavoro in sinergia con l’assessorato retto da Li Calzi anche l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo. “Intanto domani (oggi per chi legge, ndr) sarò ad Aidone per la consegna dei lavori della strada che porta alla Venere di Morgantina, e poi stiamo lavorando per estendere il progetto Sicilia d’Inverno a tutta l’Isola. Prima di Natale c’è in programma una riunione tra le società di gestione dei 4 aeroporti siciliani per iniziare a fare squadra. E a proposito di aeroporti, a Catania si farà la pista lunga in grado di far atterrare anche i voli intercontinentali. Inoltre abbiamo incontrato i cinesi e stiamo pensando di proporre la Sicilia come hub delle navi da crociera cinesi. Un altro problema che mi sta a cuore è il collegamento tra la terraferma e le Eolie, che sono anche sito Unesco. Per risolvere il problema dei collegamenti via mare, per i quali i bandi restano deserti perché hanno tempi limitati, stiamo pensando di ovviare istituendo un servizio di idrovolanti o elicotteri. Infine, dobbiamo ripensare anche la mobilità urbana nei centri turistici. Penso a Siracusa che negli ultimi mesi ha introdotto dei minibus elettrici, finanziati dal ministero dell’Ambiente, che collegano i punti più importanti del centro con piccoli percorsi turistici ogni 25 minuti. A Palermo, ad esempio, potrebbero servire a facilitare gli spostamenti dei crocieristi”.