martedì, 19 Novembre 2024

Dalla sinergia Mandralisca-Salinas al via due mostre a Cefalù

Dal 5 gennaio al 4 aprile 2018 il Museo Mandralisca di Cefalù ospiterà due mostre prestigiose dal titolo: “Ercole nelle collezioni Mandralisca e Salinas” e “Il Tesoretto Bizantino di Campobello di Mazara, dalle Collezioni del Museo Salinas di Palermo”.

“Le due esposizioni – spiega Antonio Purpura, presidente della Fondazione Culturale Mandralisca – nascono come due percorsi legati alla bellezza, al recupero e alla valorizzazione di opere inserite e poste in dialogo con altre opere. Le mostre arricchiscono l’offerta culturale del nostro Museo, che si fa culla di un percorso espositivo che ha come base non solo la mera contemplazione dell’oggetto artistico e della testimonianza storica ma vuole aprire al dialogo tra varie manifestazioni dell’essere umano”.

La figura di Ercole è strettamente connessa all’origine della polis Cefalù (Kephaloidion) e nella mostra “Ercole nelle collezioni Mandralisca e Salinas”, è testimoniato dalle numerose monete coniate a Cefalù fra V– IV sec. a. C.. Anche le tre collane che compongono il tesoretto di Campobello di Mazara acquistate da Antonio Salinas nel XIX secolo, sono testimonianza della grande e sapiente maestria degli orafi bizantini di VIII – IX sec., maestranze che qualche secolo dopo hanno lasciato a Cefalù un indelebile segno della loro presenza: Il mosaico della Cattedrale, oggi Patrimonio Unesco dal 2015.

Le mostre sono patrocinate dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dal Comune di Cefalù, e sono il frutto della collaborazione fra il Museo Archeologico Regionale Salinas e la Fondazione Culturale Mandralisca. “Si tratta di una iniziativa – aggiunge Purpura – che concretizza una politica di apertura ed integrazione del nostro Museo con i più prestigiosi Musei regionali. Essa, infatti, segue la mostra che nella estate appena trascorsa è stata allestita in collaborazione con il Museo Regionale Abatellis e che ha portato alla esposizione congiunta dell’Annunziata e del Ritratto d’Ignoto di Antonello da Messina”.

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