Continua l’odissea per Torre Macauda, per la Dda c’è l’ombra dei clan


L’Hotel Torre Macauda, resort di lusso, torna a far parlare di sé per l’ennesima storia di mafia. Secondo quanto riporta la Procura di Palermo, la società che lo gestisce, la Libertà Immobiliare, sarebbe riconducibile al boss Salvatore Di Gangi e al figlio Alessandro che, attraverso una serie di operazioni illecite, sarebbero tornati in possesso della struttura alberghiera.
L’indagine, coordinata dai magistrati della Dda di Palermo, ha portato all’esecuzione di perquisizioni in due filiali della UniCredit di Palermo e alla notifica di 8 avvisi di garanzia tra gli altri a Di Gangi, al figlio Alessandro e a un funzionario dell’istituto di credito. Tra i reati ipotizzati il concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e falso.

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