martedì, 5 Novembre 2024

I dati sul turismo a Cefalù non mettono d’accordo sindaco e albergatore

E’ polemica sui numeri del turismo a Cefalù tra il sindaco Rosario Lapunzina e Francesco Randone, delegato di Federalberghi Cefalù. Infatti dopo che l’albergatore qualche giorno fa aveva pubblicato su un social network una considerazione personale, il primo cittadino aveva così replicato sullo stesso mezzo: “Francesco Randone non sembra un albergatore di Cefalù, ma uno dei tanti che pur di andare contro l’amministrazione, comunica ai giornali dati sul turismo inesistenti (il turismo non è quello dei bagnanti della domenica) e paragona Cefalù a Tunisi”.

Una frase che ha provocato l’immediata reazione di Randone. “Per conoscenza – scrive Randone in una lettera inviata a Lapunziana e inviata alle testate locali – il sottoscritto gestisce e amministra una media struttura alberghiera dal 1978 a Cefalù. Contribuisco a commercializzare la Destinazione Cefalù da 37 anni, in tutto questo periodo ho realizzato circa 500 mila (quasi quante ne registra l’intera destinazione in un anno) con una media di 20 dipendenti a stagione. Considerando che una presenza in Sicilia lascia sul territorio (dati Istat) da 85 a 90 euro, calcoli Lei il volume economico sviluppato dal sottoscritto per la destinazione.

Negli ultimi 6 anni il presidente regionale di Federalberghi Nico Torrisi mi ha incaricato di essere il referente sui dati e percentuali del movimento turistico delle varie provincie e destinazioni siciliane. Le fonti di cui mi avvalgo sono: Pubblicazione Mercury strategie per il turismo, Irat (Istituto di ricerche sulle attività terziarie) pubblicate annualmente per conto della Federalberghi nazionale e redatto da Emilio Becheri e Giulio Maggiore dell’Università di Pisa; Datatur, trend e statistiche sull’economia del turismo in collaborazione tra Federalberghi e CST (Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e Sulla Promozione turistica), Otie (Osservatorio sul turismo delle isole Europee) redatto da Giovanni Ruggieri della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo, l’Osservatorio Turistico dell’Assessorato regionale al Turismo, e non ultimi i dati e l’andamento che ci comunicano le presidenze territoriali di Federalberghi durante i nostri incontri nelle varie destinazioni siciliane.

Fino ad oggi nessun Delegato territoriale né Sindaco di alcuna destinazione turistica ha mai avuto a che dubitare dei dati da me forniti agli organi di stampa. Se Lei Signor Sindaco dovesse avere fonti diverse per l’acquisizione degli stessi, saremmo ben grati e la ringraziamo fin da adesso di poterceli mettere a disposizione”.

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