L’aeroporto di Palermo si apre al Medio Oriente: la novità dalla prossima Winter

Tra anticipazioni e conferme, stamattina a Radio Action, l’amministratore delegato della Gesap, Giovanni Scalia, ha fatto il punto sulle novità del 2020 per l’aeroporto di Palermo.

Innanzitutto Scalia ha ribadito che il 2020 sarà l’anno del Palermo-New York, il volo giornaliero che United, quarta compagnia aerea al mondo, opererà a partire da maggio con un target rivolto soprattutto ai passeggeri nordamericani. Tra l’altro, Scalia ha anche anticipato che a fine aprile è già in programma un evento di promozione dedicato a Palermo a New York in collaborazione con il Teatro Massimo.

“Quest’anno toccheremo quota 7 milioni di passeggeri – ha detto ai microfoni Scalia – un bel risultato considerato che solo pochi anni fa eravamo fermi a 4 milioni di passeggeri. Un obiettivo raggiunto grazie anche al numero crescente di rotte, che quest’estate sono state 105 contro le 45 rotte di pochi anni fa. E anche nel 2020 ci concentreremo sulla crescita del network internazionale: tra le new entry il volo per  Montpellier operato da Transavia, quello per Dubrovnik di Volotea mentre Ryanair riconfermerà le rotte aperte durante questa Winter, come Cracovia, Francoforte e Bordeaux. Inoltre Pobeda riprenderà a volare da e per Mosca e Air France riconfermerà il volo per Parigi dalla prossima estate”. Ma la novità più importante è l’apertura di un volo per il Medio Oriente con Ryanair dalla prossima Winter 2020/21. Allo studio ci sono tre destinazioni, ma sicuramente ne verrà aperta almeno una.

Sulla problematica del caro-voli, Scalia ha ribadito che rispetto allo scorso anno su Milano l’offerta è aumentata del 30%. L’ad ha anche detto che prosegue il dialogo con Wizz Air (attualmente assente a Palermo, ndr) ma ancora non si è concretizzato niente mentre per l’apertura del volo di Turkish Airlines per Istanbul c’è un vincolo burocratico per il quale è stata identificata la soluzione ma ciò nonostante Enac e ministero dei Trasporti ancora non hanno dato il via libera. “Ho incontrato il viceministro Giancarlo Cancelleri – ha sottolineato – per provare a risolvere la questione, nel frattempo potremmo lanciare una petizione… Del resto come facciamo a chiudere la porta a un bacino di turisti alto spendenti come cinesi, giapponesi e coreani che potrebbero arrivare a Palermo via Istanbul?”.

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