lunedì, 23 Dicembre 2024

No a musei più cari, le guide a fianco degli operatori

Federagit contro la decisione dell’assessorato: puà portare al collasso il settore

Continuano ad arrivare segnalazioni contro l'aumento dei prezzi per l'accesso alle aree archeologiche. Oggi è la volta di Giusi Belfiore per Federagit Confesercenti. "Non possiamo rimanere insensibili al problema. I tour operator, locali e non, che vendono il prodotto Sicilia (comprensivo di biglietti di  ingresso molto di frequente) registrano un danno pari a 2 e più euro al giorno per passeggero. Giusto per avere un'idea, ciò incide per circa 200 euro al giorno o forse più, quasi  l'intero guadagno dell'operatore. Tale  politica di aumento dei prezzi, si riflette negativamente sulla qualità della nostra offerta turistica, dove con l'obiettivo di contrarre il costo del pacchetto, si provvede a fare tagli "chirurgici" come sta accadendo con la cancellazione delle guide turistiche di alcuni siti, già incluse nel pacchetto turistico programmato e realizzato all'inizio dell'anno in corso. Peggio ancora alcuni hanno pensato all'esclusione totale di alcuni siti considerati minori o problematici (vedi Villa Romana del Casale) dall'itinerario. Ciò significa danno per l'indotto, danno per le categorie produttive e di certo non si traduce in  maggiori incassi per le aree archeologiche o monumentali in questione. Di fatto si aiuterebbero le aree più famose, più curate a danno dei soliti siti di interesse minore che verrebbero tagliati del tutto dai circuiti.
Inoltre nelle aree non attrezzate per portatori di handicap, senza segnaletica, senza toilette, senza vigilanza questi rincari sono del tutto ingiustificati. Le variazioni di prezzo sui biglietti vanno predisposte  prima della fine della stagione turistica, in modo da renderle operative con l'inizio del nuovo anno o con l'inizio dell'alta stagione. Tutto ciò va comunicato alle categorie interessate con largo anticipo, poiché in un periodo di grande sofferenza economica per il comparto turistico, una scelta del genere rischia di fare collassare il sistema turistico, azzerando quei pochi risultati che chi lavora  nel comparto strappa ogni giorno con i denti e con le unghia.
Ci auguriamo che l'assessore ai beni culturali ultura sappia cogliere da questa riflessione corale, un spunto valido che possa rallentare i tempi previsti dalla circolare relativa ai nuovi prezzi degli ingressi".

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