lunedì, 18 Novembre 2024

Palermo, verso stop licenze commerciali in centro storico. Anche B&B?

Stop alla concessione di licenze per i prossimi tre anni nella zona del centro storico (ZTL 1) e nelle aree definite ZTL 2 (Notarbartolo-Libertà). È questa la sintesi di un preciso percorso strutturale ed organizzativo voluto dall’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e che sarà prossimamente sancito con una apposita delibera di Giunta.

Il progetto è stato illustrato dallo stesso assessore nel corso di un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria e di quelli della Sesta Commissione Consiliare. Lo stop triennale, che potrebbe essere anche prorogato, riguarderebbe in una prima fase le discoteche e i pubblici esercizi di tipologia “C” (attività autorizzate a diffondere musica e piccolo intrattenimento occasionale) ed ancora le lavanderie a gettoni, i distributori automatici, gli autolavaggi, slot machine, internet point, compro oro, sexy shop e attività di vendita di derivati della cannabis. In fase di valutazione, sottolinea Forzinetti, “anche l’allargamento del provvedimento per nuovi esercizi di vicinato (mini-market), B&Be case vacanze in base alle normative vigenti”.

“Ringrazio l’assessore Forzinetti e il Consiglio comunale, in particolare i componenti della Sesta commissione – ha detto il sindaco Lagalla – per aver intrapreso questo percorso di condivisione con le associazioni di categoria. L’obiettivo, richiesto da anni dalle attività produttive, è quello di allinearsi con le direttive del Decreto Franceschini, già seguite in altre città ad alta vocazione turistica come Venezia e Firenze, promuovendo una nuova visione della città, sostenendo politiche urbane e territoriali per migliorare l’ambiente urbano e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo adeguato delle economie locali e contrastando l’usura in atto delle infrastrutture storiche, preservando l’integrità del patrimonio culturale del nostro centro città, centro storico compreso”.

“Il confronto con le categorie produttive è costante e dovrà portare a una proposta di delibera di giunta già a settembre. Da qui a quel momento continueranno comunque i confronti con il Consiglio comunale e le associazioni per eventuali correzioni e osservazioni. Ma una cosa è certa: bisogna cambiare passo su questo fronte. È dunque necessario – spiega Forzinetti – pianificare la distribuzione territoriale delle attività commerciali, favorendo uno sviluppo equilibrato, introdurre misure per sostenere e promuovere il commercio locale, incentivare l’apertura di nuove attività e riqualificare quelle esistenti, programmi necessari – conclude – per incentivare la competitività e la crescita di tutti i settori commerciali evitando, soprattutto, nuove situazioni di “sbilanciamento” di sviluppo quasi unicamente verso alcune determinate attività”.

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