Ponte, Salvini: cantieri al via in primavera
19 Dicembre 2025, 10:35
“Anche in questi giorni sono in corso le interlocuzioni con le istituzioni europee. Il commissario Tzitzikōstas è vicino alle nostre esigenze, è assolutamente favorevole a un’infrastruttura che serve e si stupisce sul perché ci siano discussioni politiche sul Ponte sullo Stretto di Messina. È inconcepibile per chi i ponti li fa nel resto del mondo. Lo stato dell’arte è un’interlocuzione aperta con le istituzione europee sia su tematiche ambientali sia su quelle contrattuali”. Lo dice il ministro delle Infrastrurre e Trasporti Matteo Salvini, intervenuto in videoconferenza al convegno “Noi, il Mediterraneo” che si è svolto al Marina Yachting di Palermo.
“I nostri tecnici sono convinti, e io con loro, che è stata rispettata tutta la normativa europea. Stiamo lavorando per superare le obiezioni poste dalla Corte dei conti – continua il ministro – Mi sarebbe piaciuto, era il mio obiettivo e se ci fosse stato il via libera della Corte dei conti sarebbe già realtà, aprire i cantieri a dicembre del 2025. Evidentemente dovremo lavorare con i nostri tecnici per qualche mese in più. L’obiettivo trasla dall’ inverno 2025 a primavera 2026. Comunque, siccome prima della fine della legislatura e del mio mandato c’è ancora quasi un anno e mezzo, è una mia priorità lasciare a chi verrà dopo di me le imprese, gli operai, i tecnici, gli ingegneri al lavoro. Penso che il ponte porterà l’Italia all’attenzione del mondo e la Sicilia al centro del mondo”, conclude Salvini.
“Tifo per la realizzazione del ponte, noi abbiamo con convinzione appostato 1 miliardo e 300 milioni per la realizzazione di questa grande opera e mi sembra doveroso che si faccia la nostra parte”, ha aggiunto
Renato Schifani, presidente della Regione siciliana, a margine del convegno. “Noi crediamo, continuiamo a crederci e tifiamo per la realizzazione del Ponte – dice il presidente – Saremo al fianco del ministro Salvini, del presidente del Consiglio Meloni in tutte le battaglie istituzionali che dovessero essere poste in essere per realizzare questa grande opera che cambierà lo scenario non soltanto del commercio e del turismo siciliano, ma dell’intero Mezzogiorno e credo anche dell’intero Paese”.