Un imminente protocollo d'intesa con la Soprintendenza sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli alberghi per scongiurare la paventata paralisi del comparto turistico di Taormina. Così l'assessore comunale all'Urbanistica Antonella Garipoli risponde al presidente della sezione jonica di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, Sebastiano De Luca, preoccupato perché il consiglio comunale non approvava i progetti rendendo così a rischio i finanziamenti per gli alberghi.
"Al più presto – ha sottolineato Garipoli – si dovrà fare chiarezza, in definitiva, sull'applicazione dell'articolo 23 dello Statuto comunale, in oggetto alle ristrutturazioni alberghiere di ogni tipo. Non ha senso che alcune cose debbano per forza di cose arrivare al vaglio del Consiglio. Il civico consesso deve manifestare una volontà sugli aumenti o le diminuzione di posti letto e quindi sulle volumetrie. Non ha senso, invece, che in Consiglio si debba discutere di ampliamenti dei balconi e adeguamenti tecnologici. Gli ampliamenti edilizi sono ben altra cosa. Qui non si riesce ad accelerare per via dei tempi che spesso sono troppo lenti da parte del Consiglio".
La Regione Sicilia in accordo con la Commissione Europea e l'Agenzia delle Entrate ha già previsto finanziamenti per 600 milioni. Dal 21 marzo inizieranno per via telematica le richieste di accesso a tali somme. Gli albergatori di Taormina invitano il Comune a un esame più rapido delle pratiche per essere nelle condizioni di richiedere i fondi disponibili.
"Se andrà avanti, come io auspico, la proposta di un protocollo d'intesa tra Comune e Soprintendenza – conclude l'assessore – il quadro è destinato a cambiare e i tempi tecnici e procedurali potranno certamente essere più celeri. Una volta che la Soprintendenza avrà dato al Comune le linee guida da seguire, presto potrà essere direttamente l'Ufficio tecnico a rilasciare direttamente le autorizzazioni per le piccole richieste. In questo modo non sarà necessario che sia la Soprintendenza a dare il proprio parere e non sarà necessario nemmeno che le medesime manutenzioni debbano essere sottoposte all'esame del Consiglio. Ciò snellirà i tempi ma sarà anche un deterrente contro gli abusivismi".