venerdì, 22 Novembre 2024

Terrazza di Montalbano abusiva? Crocetta: non si tocca, è attrazione turistica

È ormai un’icona per richiamare turisti in Sicilia e in particolar modo nel ragusano. Ecco perché la terrazza della casa sul mare di Montalbano della fiction televisiva non si tocca, nonostante i sospetti su presunti abusi edilizi.

“La casa di Montalbano non si tocca – dice il governatore Rosario Crocetta – metteremo un vincolo monumentale sull’immobile in considerazione del valore storico e culturale che ha acquisito in omaggio al commissario Montalbano, a Camilleri e all’intera Sicilia che non merita i chiacchiericci scandalistici, tentando di riproporre il preconcetto di una terra dove tutto è sbagliato e mentre tanti tacciono sulle vere speculazioni dei palazzinari. Ho visitato la casa di Montalbano la scorsa estate, mi sono affacciato sulla terrazza, una emozione grandissima – continua Crocetta – Quei luoghi li frequento fin da ragazzo e sono stati sempre così e non possiamo permettere a nessuno neppure di ipotizzare la demolizione di una casa conosciuta in tutto il mondo e meta di tanti turisti. Questo sì che sarebbe un atto illegale. Attiverò immediatamente le procedure per tutelarla”, conclude il presidente.

Intanto, però, già dieci anni fa il Codacons lanciò il sospetto che una parte della casa fosse abusiva. I dubbi sono stati rilanciati dalle ‘Iene’, la trasmissione di Italia 1, che come scrive il quotidiano ‘La Sicilia’, hanno consegnato al sindaco di Santa Croce Camerina Franca Iurato un dossier con alcuni documenti che proverebbero l’illecito edilizio.    

Non sull’intero immobile, ma proprio sulla terrazza, dove il commissario tra una colazione e una cena risolve i casi di cronaca nel paese, immaginario, di Vigata. Secondo le Iene, ci sarebbe un’ordinanza di demolizione del 1991.

Per il sindaco “l’eventuale abuso edilizio dal punto di vista amministrativo riguarda il Demanio, la capitaneria e i privati. Evidentemente qualche benpensante cerca di sporcare l’immagine del nostro comune facendo lo scoop. La presunta ordinanza risale al ’91: chissà quante sanatorie ci sono in corso”.     

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