Arriva Il Gattopardo: Sicilia protagonista su Netflix
26 Febbraio 2025, 11:30
Tra carrozze, cavalli, palazzi storici, soldati con giubbe garibaldine, balli, abiti che frusciano impreziositi da scollature e ricami alla greca in fondo alla gonna, candelabri, composizioni trionfali di fiori, timballi sui tavoli, dolcetti e frutta, su Netflix arriva la serie Il Gattopardo che promette di portare alla ribalta ancora una volta la Sicilia.
A 60 anni dalla fortunatissima trasposizione cinematografica diretta da Luchino Visconti, premiata a Cannes con la Palma d’oro, torna a rivivere sullo schermo il capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Le vie di Palermo e le ville di Bagheria e primi piani intensi di Kim Rossi Stuart nei panni di Don Fabrizio, di Saul Nanni in quelli di Tancredi, di Deva Cassel come Angelica e di Benedetta Porcaroli come Concetta: c’è tutto questo nell’anticipazione di Il Gattopardo, la serie in 6 puntate girata in Italia che il 5 marzo sbarca su Netflix.
Il Gattopardo è stata girata tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma. La serie, scritta da Richard Warlow, che ne è anche creatore ed executive producer, assieme a Benji Walters, riscopre la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi. Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie, bellissimi, sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino che ci tiene a sottolineare le sue origini siciliane.
Il regista Tom Shankland che ha firmato serie come The Serpent o i Miserabili spiega: “la mia è una lettera d’amore alla Sicilia a Tommasi di Lampedusa. Mio padre insegnava letteratura italiana all’università in Inghilterra e aveva una predilezione per gli autori siciliani, da Sciascia a Tomasi di Lampedusa: per questo il libro faceva parte della biblioteca casalinga e papà invogliava tutti a leggerlo e rileggerlo”. Quindi il regista conclude: “il film è un capolavoro. Ma questa serie non vuole essere un remake del film o un’imitazione, sarebbe ridicolo”.