Opere di artisti caravaggeschi in mostra in cui i soggetti sono illuminati da fonti di luce come candele, tizzoni o lampade. Ecco “A lume di notte”, l’esposizione visitabile sino al 26 gennaio nella sala del Sottocoro di Palazzo Abatellis a Palermo. Tele notturne di soggetti iconografici ambientati in ambienti illuminati da luce artificiale. Una tipologia di opere che è stata molto indagata dai caravaggeschi di prima e seconda generazione e che l’Abatellis mette in mostra, attingendo dalle sue collezioni e usando come spunto una mostra nata in collaborazione tra la Regione Siciliana e Palazzo Abatellis, il Petit Palais di Parigi e il Museo di Capodimonte di Napoli.
In occasione della grande esposizione Luca Giordano in corso a Parigi e che successivamente andrà a Napoli, è stato richiesto in prestito al museo palermitano Il ratto di Deianira. Hanno colto al volo l’opportunità Sylvain Bellenger, direttore del Museo Nazionale di Capodimonte, e Evelina De Castro, direttore di Palazzo Abatellis, per individuare un’opera dalle collezioni di Capodimonte da porre in dialogo con la raccolta dell’Abatellis. La scelta è ricaduta su una Natività di Matthias Stomer la cui fortuna nell’Italia meridionale della prima metà del Seicento ha unito Palermo e Napoli, con opere oggi presenti nei rispettivi musei.
Ecco quindi che allo Stomer dal museo di Capodimonte, vengono affiancate altre tre opere, una dello stesso artista dalle collezioni Abatellis, Uomo che soffia su un tizzone, e altri due dipinti, uno del fiammingo Gerard Seghers, il San Franceco Saverio dinanzi alla Vergine; e un’ultima opera, del caravaggesco francese Simon Vouet, Sant’Agata in carcere visitata da San Pietro.