L’area archeologica di Monte Iato è una continua scoperta, addentrandosi si scopre la vita dei popoli diversi che hanno vissuto lo stesso sito. La presenza umana risale al Neolitico – lo raccontano le figurine femminili e di animali sulle pareti della grotta del Mirabello -, l’area urbana è difesa dalle pareti rocciose e da mura. Dalla sua posizione, l’antica Iaitas (Ietas in latino, Giato in epoca medievale) poteva controllare la via per Panormos, e la vallata del Belice, che rappresentava la via più agevole per la costa meridionale e Selinunte.
Sarà una bellissima occasione potere scoprire l’intera area durante l’ultimo appuntamento del ciclo Iato experience: domani, domenica 11 giugno, dalle 10.30 sarà possibile partecipare alla visita didattica con un focus sulla nascita del teatro greco e sul misterioso Dioniso che – leggenda vuole – scoprì la vite e la diffuse tra gli umani. E così anche il teatro che conserva ancora le sue strutture originali, il tempio, l’agorà, le immense case a peristilio – persino un’antica “sala da bagno” con tanto di lavandino, vasca e rubinetto d’epoca – e le botteghe artigianali, fino all’antiquarium Case d’Alia. Al termine del percorso di visita curato da CoopCulture, degustazione di vini di una delle storiche cantine siciliane, Tasca d’Almerita, presente con i vini di Tenuta Sallier de La Tour.
Meeting point al parcheggio dell’area archeologica. Navetta inclusa nel biglietto.
Ticket online su www.coopculture.it