Uno spettacolo teatrale da record, calato nel magnifico scenario delle Gole dell’Alcantara, ha portato nuova lifa vitale al turismo del territorio. “Abbiamo dimostrato come, facendo sistema e facendo squadra, l’offerta turistica siciliana possa essere davvero completa: le Gole dell’Alcantara a livello naturalistico hanno un fascino straordinario e se ci mettiamo dentro la Cultura e la musica con un uno spettacolo come l’Inferno di Dante…”, ha detto l’assessore al Turismo Elvira Amata, al termine della conferenza stampa tenuta con il presidente Renato Schifani nell’area della Regione Siciliana della Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
È stata quella sinergia sottolineata dall’assessore Amata a consentire già in questi anni una ricaduta economica sul territorio grazie al richiamo turistico dello spettacolo. E in questo ambito, fondamentale, per Inferno, è stato il ruolo giocato dall’amministrazione di Motta Camastra, guidata dal sindaco Carmelo Blancato.
“È stato davvero emozionante – ha detto il regista Giovanni Anfuso, che è anche autore della drammaturgia – parlare qui alla Bit del nostro lavoro teatrale: non immaginavamo tanto interesse”.
“Tantissimi giornalisti sia italiani che stranieri – ha aggiunto Alessandro Vaccaro, che gestisce con i fratelli il Parco botanico e geologico delle Gole – e tantissimi operatori del settore, ossia una presenza molto qualificata, tutti affascinati dalle immagini dello spettacolo nella cornice delle Gole del fiume Alcantara, tra i luoghi più magici dell’Isola, come dimostra la recente visita dei convegnisti dell’Associazione mondiale delle Guide turistiche”.
Nelle Gole, acqua e vento, nel corso dei millenni, hanno modellato nelle lave dell’Etna, fantastiche sculture di basalto colonnare, paragonabili soltanto, nel mondo, a quelle della Grotta di Fingal, in Scozia, il Selciato del Gigante, in Irlanda, e la cascata Svartifoss in Islanda.
“Abbiamo raccontato – ha detto ancora Anfuso – la nascita dell’idea di Inferno e il record dei centomila spettatori in tutte le repliche. Abbiamo narrato del rapporto con la Valle dell’Alcantara, con quella scenografia naturale che ha quasi preteso il nostro rispetto. Abbiamo pensato questo lavoro teatrale con personaggi che fossero in un certo senso partoriti da quell’ambiente, per essere riassorbiti dopo il loro infernale peregrinare. Infine la promessa del ritorno, nell’estate del 2024, nelle Gole dell’Alcantara, anche perché i tour operator segnalano che i visitatori organizzano le proprie vacanze chiedendo di vedere il nostro spettacolo”.
Ciò conferma l’utilità del progetto di portare in Paradiso il Turismo dell’Alcantara, territorio che vanta trecentomila visitatori all’anno, sfruttando Inferno, un clamoroso successo tutto siciliano che ha premiato la collaborazione di imprenditori e amministratori locali sostenuti dall’assessorato regionale al Turismo.
Il pubblico di Inferno arriva, oltre che dalla Sicilia, da tutt’Italia. E tanti sono stati anche i turisti stranieri. Lo spettacolo, dunque, servirà ancora a far conoscere a tutti le meraviglie della Valle dell’Alcantara e del suo Parco fluviale. Coronando il sogno di un imprenditore, Carmelo Vaccaro, scomparso vent’anni fa. Nel 1971 il suo rifiuto di piegarsi a logiche mafiose portò le cosche a far saltare in aria la sua casa di Francavilla, uccidendo la moglie Eleonora e la figlia Daniela. Nella prossima estate i figli di Vaccaro apriranno nel loro Parco botanico e geologico delle Gole, un infopoint per la comunicazione turistica del Parco Fluviale e dei Comuni, e una sala multimediale per mostre, film e documentari che raccontino il territorio.
Lo spettacolo l’Inferno di Dante nelle Gole dell’Alcantara, prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, ha avuto lo scorso anno il patrocinio del Ministero della Cultura.