“Un inno alla gioia”: sarà questo il titolo della Festa della Musica che il Mibact organizza in tutta Italia con una anteprima nella città Capitale Italiana della Cultura. Si tratta di un enorme happening a cui partecipano musicisti da tutta Italia e da paesi dell’Unione europea.
Il 16 giugno – nel fine settimana precedente il solstizio d’estate, la tradizionale giornata in cui tutta Europa celebra la musica – sarà dunque Palermo ad essere punteggiata da centinaia di esibizioni. Tutta la città risuonerà di generi diversi, dal pop al popolar, dal rock alla classica.
I lavori preparatori si sono svolti in questi ultimi due giorni a Palazzo Sant’Elia attorno a Love difference il “tavolo specchiante” di Michelangelo Pistoletto: i delegati dei Paesi europei riuniti – per la prima volta dopo 12 anni – nelle giornate di Palermo Laboratorio per il Dialogo tra le culture. hanno organizzato, proposto, e hanno ascoltato alcune giovani promesse siciliane: Alice Caioli, Valentina Balistreri, Giulia Mei e Tamuna. Erano presenti i delegati di Francia, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania e ovviamente Italia, hanno inviato il loro contributo Slovenia, Ungheria, Belgio, Ucraina e Portogallo.
“Insieme abbiamo scelto il titolo – dice Paolo Masini, coordinatore del Progetto Festa della Musica per il MiBACT – che spiega anche perché il nostro testimonial sia Ezio Bosso: un musicista che ha fatto della gioia di vivere. Siamo felici che sia rinata dopo dodici anni questa rete europea della musica”.
E proprio Ezio Bosso ha inviato a Palermo un video messaggio di auguri per questa nuova avventura. A Palermo sono stati presentati sia lo spot che il nuovo portale www.canzoneitaliana.it, creato dal MiBACT che in otto lingue racconta la musica italiana attraverso 200 mila brani musicali del Belpaese in download gratuito.
Dopo i grandi successi ottenuti prima a Mantova e poi a Pistoia, quest’anno tocca quindi a Palermo ospitare il progetto Mille giovani per la Festa della Musica. Un punto fondamentale per la nuova edizione sarà l’utilizzo di spazi particolari, non solo architettonicamente, per svolgere un’azione di rivalutazione complessiva della città.