martedì, 19 Novembre 2024

Reperti dalla Sicilia a NY per raccontare le regine di Federico II

E’ stata inaugurata all’Istituto Italiano di Cultura di New York la mostra “Constancia. Donne e potere nell’impero mediterraneo di Federico II” che raccoglie molte opere inedite dalla Sicilia per narrare le quattro regine che amarono Federico II. Si tratta di pezzi inediti e preziosi che hanno attraversato l’oceano per raccontare – da Palermo e Monreale, in Sicilia, all’Istituto Italiano di Cultura di New York – le quattro regine e imperatrici che accompagnarono la vita di Federico II di Svevia, quello “stupor mundi” anticipatore dell’idea di Italia e Europa multiculturale a cui si guarda oggi. Quattro regine e imperatrici unite dal comune nome di Costanza: la madre, la moglie, la figlia naturale e la nipote dell’imperatore, raccontate attraverso codici miniati, icone, gioielli, corredi funerari, ma anche tele e oggetti che segnarono il revival ottocentesco dedicato alla corte sveva.

Su 25 opere in mostra, ben 12 sono inedite per il pubblico: dal famoso quarzo, il “cuore” prezioso della fibula del manto con cui l’imperatore fu posto nella tomba, mai mostrato prima; a pezzi conservati nei depositi dei musei palermitani – come gli orecchini di Costanza –, altri di collezionisti privati che li prestano per la prima volta, come una tela ottocentesca di Bernardino Riccardi di proprietà dei conti Tasca o un cofanetto in osso con intagliata la genealogia completa della corte sveva.

Al vernissage, accolta dal direttore dell’IIC, Fabio Finotti – alla guida dello staff di curatori formato da Maria Concetta Di Natale, Pierfrancesco Palazzotto e Giovanni Travagliato, docenti dell’Università di Palermo – è intervenuta l’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia: “Questa mostra davvero unica è un’occasione per vedere con i nostri occhi come l’Europa e il Mediterraneo, nonostante guerre e crociate, siano stati luogo di fusione di cultura, di bellezza, di artigianato e di arte”.

Da remoto ha portato il saluto istituzionale della Regione Siciliana, l’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà, “Una mostra attraverso cui raccontiamo una porzione di storia dell’Isola, la sua cultura profonda e radicata, e non solo. E che pone l’attenzione su regine e imperatrici che hanno sostenuto la visione cosmopolitica di Federico II, ancora oggi attuale e contemporanea”.

Sono poi intervenuti i responsabili dei due pilastri scientifici che sostengono la mostra, l’Università di Palermo, con Maria Concetta Di Natale, esempio delle studiose che oggi elaborano una visione nuova del passato e del presente; e l’Università del Salento il cui rettore, Fabio Pollice – intervenuto con Francesco Somaini, coordinatore del nuovo Centro Studi Medievali – ha offerto all’ambasciatrice Zappia e al direttore dell’Istituto di Cultura Fabio Finotti, il sigillo dell’Ateneo, simbolo di una collaborazione culturale destinata a durare nei prossimi anni. Dal Teatro Massimo di Palermo sono giunti in video, frammenti dall’allestimento dei Vespri verdiani, e una selezione dall’opera è stata proposta dalla pianista italo-americana Laurie Adamo-Ricigliano.

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