venerdì, 8 Novembre 2024

Tornano Le Vie dei Tesori a Palermo: 100 siti con tanti inediti

Da venerdì 6 ottobre (e per cinque weekend fino al 5 novembre) a Palermo ritorna “Le Vie dei Tesori”, il festival nato nell’ormai lontano 2006, nel cuore dell’Università. Un museo diffuso che apre, anima oltre 200 tesori – tra luoghi ed esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate e mostre – di tutte le istituzioni, enti, associazioni senza bandiere o titolarità.

“Torna per il diciassettesimo anno questa nostra ‘festa’, che è la festa dell’intera città – dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – Cinque fine settimana intensissimi con centinaia di luoghi aperti e diversi inediti. Una manifestazione per riappropriarsi della bellezza”.

I luoghi visitabili di questa nuova edizione delle Vie dei Tesori lambiscono quota 100. Sarà un’ubriacatura di siti, ville liberty, grotte, chiese, fabbriche, necropoli, luoghi della legalità, in un programma enorme preparato dallo staff del festival, e curato da Carlotta Butticè.

Per la prima volta si entrerà nelle grotte dei giganti di san Ciro o Maredolce citate dal Fazello, dove furono ritrovate le ossa fossili di elefanti e ippopotami oggi al Museo Gemmellaro; e poco lontano, la chiesetta di San Ciro, abbandonata e restaurata più volte, immortalata da Houël nel suo Voyage pittoresque.

Si entrerà a Palazzo Sclafani, coetaneo dello Steri; nell’enorme Palazzo Ex Ministeri, dove è ancora in corso un importante restauro e si ritornerà dopo un anno anche nei sontuosi saloni di Villa Niscemi.

Saranno aperti alle visite per la prima volta in assoluto la sede della LUMSA, ex monastero delle Carmelitane in stile neogotico, e si potrà gettare uno sguardo al cantieri dell’ex Stazione Lolli; e l’IRFIS, dove si racconterà la storia economica delle piccole imprese e industrie siciliane tra documenti e arredi d’epoca.

Aperte in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente una sorpresa lo splendido e sontuoso Carminello della fine del ‘500, sede della Compagnia della Madonna del Carmine, oggi gestito dalla confraternita di Maria SS. del Rosario al Carminello, è un trionfo di stucchi dei Serpotta (visto che ci lavorò gran parte della famiglia). E ancora, il Boccone del Povero nel convento medievale di San Marco, il sogno di padre Giacomo Cusmano; il tempio razionalista della Casa del Mutilato, oggi sede della sezione penale del Giudice di Pace.

E infine, a Villa Magnisi c’è

un giardino di piante offici

nali; e sul tracciato di una Ruga cinquecentesca, sorge palazzo Oneto di San Lorenzo, che divenne famoso nel 1860 perché il suo proprietario, fervente patriota, lo mise a disposizione delle truppe garibaldine come ospedale militare.

E ancora diversi luoghi della legalità: apre le porte il giardino di Palazzo Jung, destinato a divenire la collezione d’arte en plein air del Museo del Presente. Si visitano anche quest’anno il carcere Ucciardone, la Questura, la sede monumentale della Prefettura, il Giardino della Concordia, la Camera dello Scirocco (confiscata alla mafia e recuperata) e la Casa di Padre Puglisi, il Museo della Sicilianità di Villa Adriana con una forte valenza antimafia.

Per le esperienze si parte da due luoghi iconici della città, l’Ucciardone, la fortezza degli anni bui, oggi centro di diversi programma di rieducazione; e Porta Nuova, che un vicerè trasformò in alcova e che ospitò Garibaldi; poi la Palazzina dei Quattro Pizzi di Vincenzo Florio che tanto piacque allo Zar; il sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo (di cui si visiterà il palcoscenico scoprendo tutto ciò che avviene dietro le quinte); i L’esperienza di volo che è un must del festival, si fa in quattro: dall’aeroporto di Boccadifalco (che si potrà visitare con due diversi percorsi, compresi i bunker e la torre di controllo), agli abituali voli in Piper si aggiungono il volo su parapendio e su motoaliante, sempre in tandem con l’istruttore; e un focus sui droni, scoprendo che non sono soltanto usati per controllare il territorio. Dal cielo al mare: ecco il waterfront visto dalla famosa Lisca Bianca, e i tour in barca tra grotte e ninfei. Se poi si vuole andare ancora più giù, a Palazzo Santamarina c’è un bunker trasformato in Spa; e saranno sold out (come al solito) in un soffio i percorsi nei qanat arabi.

Due le mostre inserite nel programma del festival: la grande esposizione immersiva su Banksy, in esclusiva per la Sicilia, che trasformerà Palazzo Trinacria, sede della Fondazione Pietro Barbaro, in uno spazio multimediale per scoprire il mondo dell’artista più controverso e sovversivo del momento. Inside Banksy Unauthorized Exhibition sarà un racconto di immagini, suoni e musiche, che per 35 minuti, catapulteranno nei vicoli underground di Bristol. E il lavoro che il sivigliano Miki Leal sta conducendo all’Istituto Cervantes, nel cuore della Vucciria, seguendo le suggestioni del viaggio di Goethe in Italia, e l’inventiva eclettica di Carlo Mollino.

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