Due allievi per scuola (uno del corso di cucina e l’altro del corso di sala-bar), provenienti dagli istituti alberghieri di tutta la Sicilia, si contenderanno il 18 maggio a Palermo i tre master dell’edizione 2022 della borsa di studio Peppino Falconio.
Il padrone di casa e dirigente scolastico dell’alberghiero “Giovanni Marchitelli”, Nicandro Rago, ha passato idealmente il testimone al collega palermitano e dirigente dell’istituto alberghiero “Paolo Borsellino”, Domenico Di Rosa che nel suo istituto proporrà agli allievi il tema “La tradizione siciliana in un piatto” da realizzare a scarto-zero e da abbinare ai vini d’Abruzzo.
Per l’occasione la commissione di valutazione della Onlus Peppino Falconio sarà integrata dagli chef stellati del posto Pino Cuttaia (“La Madia” di Licata) e Toni Lo Coco (“I Pupi” di Bagheria) e dal critico gastronomico di origini abruzzesi, giornalista e coordinatore della guida Gambero Rosso, Antonio Paolini.
I primi tre allievi selezionati, senza ordine di merito, saranno premiati dall’attrice e scrittrice Chiara Francini e svolgeranno un master formativo presso tre ristoranti stellati dell’associazione “Le soste di Ulisse”, che riunisce le migliori eccellenze gourmet della Sicilia. Per favorire la superiore qualificazione professionale e la prosecuzione degli studi di settore – fine ultimo della Onlus Peppino Falconio -, come lo scorso anno i tre allievi avranno anche la possibilità di iscriversi gratuitamente al primo anno della facoltà Bioscienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Teramo che metterà a disposizione la frequenza del corso da remoto, in modalità e-learning.
“Continua il nostro percorso itinerante al fianco dei ragazzi degli istituti alberghieri”, ha dichiarato il presidente della Onlus Peppino Falconio, Francescopaolo Falconio.
“In un mondo dove tutti chiedono – ha spiegato lo chef due stelle Michelin e presidente dell’associazione “Le Soste di Ulisse”, Pino Cuttaia” – la Onlus Peppino Falconio offre in termini di formazione e opportunità, per questo ho ritenuto di aderire a questo interessante progetto. I ragazzi che oggi si avvicinano al mondo della cucina sono sempre più sommersi da stimoli social e televisivi spesso fuorvianti, che non identificano correttamente quello che realmente è il nostro mondo, fatto di lavoro, di passione, di impegno e di attitudine. Ricercare il talento nei ragazzi che scelgono questo mestiere non vuol dire quindi solo individuare il dono tra i fornelli ma la capacità di fare di questo dono la punta di un iceberg fatta di costanza e voglia di migliorarsi sempre”.