Alla ricerca del tempo perduto: 50 milioni in attesa di essere sbloccati
16 Maggio 2025, 09:22
(di Toti Piscopo) La Pubblica Amministrazione sembra continuare a segnare il passo, avvitata tra provvedimenti e decreti che, superata la fase dei veti incrociati, si blocca nell’infernale girone dantesco della burocrazia che, al di là della volontà del singolo, sembra non tener conto delle esigenze delle imprese.
L’ultima in ordine di tempo l’ha recentemente raccontata BlogSicilia che riguarda non solo i 50 milioni bloccati, ma anche una lunga serie di decreti attuativi previsti da norme regionali in attesa di visto che non vengono emanati. Ormai da un po’ di tempo l’Assessorato regionale all’Economia sembra essere diventato il “tappo” di tutti i provvedimenti regionali e delle iniziative legislative.
Ad esempio, c’è la legge che riguarda i ristori per i danni subiti a causa degli incendi o quella che riguarda i beni confiscati. E ancora i contributi all’Editoria indipendente, che dopo due anni di percorsi lineari ed aiuti rilasciati a tutti, improvvisamente si sono bloccati.
Una situazione di stallo che è stata denunciata dallo stesso governatore Renato Schifani. Ma dagli uffici di via Notarbartolo smentiscono. E poi adesso l’assessore è Alessandro Dagnino: un tecnico, un avvocato che ha aperto numerosi contenziosi in materia di spesa pubblica, e non un politico.
“Non c’è un problema di coraggio né un problema di lentezza – ha detto a BlogSicilia l’assessore Dagnino -. Dalla pubblicazione della Legge di stabilità ad oggi abbiamo varato molti provvedimenti. C’è una attività intensa in assessorato e il sottoscritto lavora anche fino all’una di notte per trovare le soluzioni più opportune a tutto. Sul decreto editoria – spiega – ci sono delle criticità tecniche di natura normativa ma c’è una intenzione forte e condivisa di dare seguito al provvedimento. Il sostegno all’editoria è una scelta meritoria di questo governo rispetto alla quale c’è piena condivisione da parte mia rispetto alla volontà chiara e netta del presidente Schifani. Negli anni scorsi sono stati erogati contributi a valere sui fondi Covid19, adesso cambia il paradigma e le regole di spesa. Ho predisposto varie soluzioni con l’intenzione di giungere al più presto ad un percorso chiaro e inattaccabile”.
Posizioni e tesi diverse, forse legittime, ma che non riescono ad essere risolutive del grande problema che assilla la nostra economia che deve poggiare su regole e certezze di stanziamenti e di erogazione delle risorse economiche. Nei tempi dei grandi e repentini cambiamenti, il tempo, al pari del denaro, costituisce un valore economico fondamentale ed essenziale.