(di Dario Ferrante) “La presentazione del nuovo logo ‘Sicilia: your happy Island’ – commissionato dall’assessorato regionale al Turismo per rilanciare la Sicilia nel panorama turistico internazionale e riattivare la domanda turistica – azzerata da 3 mesi di lockdown- sembra avere generato un’unanime ondata di polemiche e indignazione da parte della filiera del turismo e da tutti gli esperti di marketing e comunicazione.
Un apparentemente innocuo e rassicurante logo colorato, che secondo molti addetti ai lavori rappresenterebbe una scopiazzatura di quanto già esistente in altre destinazioni turistiche, in realtà dice molto. E – unito ai 3 spot promozionali tematici “vintage”, presentati contestualmente e inspiegabilmente rimossi a meno di 24 ore dalla pubblicazione – spiega perfettamente quella sensazione di improvvisazione e mancanza di progettualità alla base di qualsiasi politica regionale, che da mesi circola tra tutti noi operatori turistici.
Laddove, in un momento post-epidemico globale, la logica imporrebbe un accurato piano strategico di rilancio ed un coinvolgimento totale dei professionisti del settore, pervade invece uno sgradevole senso di amarezza. E scoramento per tutti coloro i quali, ogni giorno e da anni, lottano per promuovere una immagine innovativa della Sicilia, lontana dai luoghi comuni e dalla grossolana campagna di comunicazione istituzionale”.