"Ritengo che Giuseppe Cassarà, presidente onorario della Fiavet nazionale e grande imprenditore turistico siciliano ed internazionale, – scrive Saverio Panzica – faccia bene a promuovere tutte le iniziative possibili in campo economico e normativo per le categoria degli imprenditori turistici da lui rappresentati. Dalla mia esperienza trentennale nel settore turistico, occupandomi giornalmente del tema con particolare riferimento al turismo ambientale, credo che il problema vada affrontato a 360 gradi. Pertanto credo che la Regione Sicilia debba munirsi di uno strumento che garantisca i turisti consumatori e gli imprenditori turistici e dell'indotto. Questo strumento è il "Testo Unico" sul turismo che contenga norme e regolamenti attuativi. L'adozione di un Testo Unico sarebbe l'unica garanzia per fronteggiare la precarietà dei governi turistici regionali. Gli assessori regionali durano, in media, non più di un anno, per questa ragione non condivido l'idea di coloro i quali propongono testi di legge o regolamenti, composti da pochi articoli, da ampliare e sviluppare con ulteriori successivi atti normativi.
I punti critici del sistema normativo turistico siciliano sono i seguenti: per quel che riguarda le strutture turistico ricettive, i parametri di classificazione sono scaduti a dicembre 2006 e gli stessi sono stati prorogati, nelle more che l'assessorato regionale al Turismo, emani un nuovo provvedimento aggiornato; le norme sul B&B sono frazionate in una serie di articoli di legge (Legge regionale n. 32/2000, art. 88; Legge regionale n. 6/2001, art. 110; Legge regionale n. 2/2002, art. 41; Legge regionale n. 4/2003, art. 77; Parametri di classifica con decreto dell'8 febbraio 2002 dell'Assessorato regionale turismo, comunicazioni e trasporti) la legge nazionale n. 96/2006 ha dettato nuove disposizioni sull'agriturismo inserendo, tra le attività connesse, il pescaturismo e l'ittiturismo, pertanto, è necessario rivedere la legge regionale sull'agriturismo L.r. n.3/2010 impugnata dal Commissario dello Stato, provvedere ad emanare i parametri di classifica e le norme per l'ittiturismo, non ancora normato nella Regione Siciliana; il turismo rurale è stato regolamentato con l'art. 30 della legge regionale 10 dicembre 2001, n. 21, e dall'art. 1, comma 7 della legge regionale 6 febbraio 2006, n. 13 Riproposizione di norme in materia di turismo, e dal decreto dell'Assessorato regionale turismo, comunicazioni e trasporti 6 giugno 2002, ma non corrisponde alla normativa europea sul turismo rurale; le tariffe per le strutture turistico ricettive, secondo quanto disposto dall''art. 5 della legge regionale n. 27/96, devono essere presentate entro il 1 marzo dell'anno successivo, ma sarebbe più opportuno che gli operatori le presentassero entro il mese di settembre dell'anno in corso, affinché le tariffe possano essere pubblicizzate in tempo nel contesto turistico internazionale; le agenzie di viaggi sono regolamentate da norme che risalgono agli anni 30, in particolare regio decreto legislativo n. 2523/36; le professioni turistiche sono state liberalizzate dal decreto legislativo n. 26/07 convertito con legge n. 40/07, questa nuova norma comporta una revisione della legge regionale siciliana sulle professioni turistiche n. 8/2004; non sono state avviate le procedure per il riconoscimento delle agenzie immobiliari turistiche previste dalla legge regionale n. 10/05; mancano norme che riconoscano e regolamentino due settori strategici per il turismo quali il turismo congressuale e le dimore storiche alberghiere ed extralberghiere; la Carta dei diritti per il turista, prevista dalla legge regionale n. 10/05 non è ancora stata redatta.
Per concludere, auspico che il tema relativo all'emanazione di un Testo Unico sul turismo in Sicilia rientri tra gli argomenti dei prossimi Open Forum promossi da Travelnostop.com.