“Un ulteriore tassello a quel mosaico che vogliamo costruire e che porterà Enna e la sua provincia a diventare un polo archeologico di grande livello”. Così l’assessore regionale ai Beni culturali, Nicola Leanza, ha definito la riapertura del museo archeologico di Aidone
sabato mattina. “Ora – ha aggiunto – bisogna continuare a lavorare insieme, Regione Siciliana, Soprintendenza ai Beni culturali, Provincia e Comune, nell’interesse di un prezioso bene dell’umanità rappresentato da questo territorio e dalla sua valenza archeologica. Il rinnovamento operato nel museo trova, infatti, un suo ideale corrispettivo in quello che si sta facendo per migliorare la qualità della visita all’interno del sito archeologico, dove a breve verranno collocati dei pannelli didattici”. Per Leanza “la riapertura del museo, un vero piccolo gioiello, dopo tre anni costituisce il naturale completamento didattico dell’area di Morgantina ed è una fondamentale spinta per il comune di Aidone. La presenza di un altro sito da visitare e da aggiungere alla zona archeologica – conclude sposterà i turisti verso il centro abitato, aumentando l’offerta culturale e creando nuova economia”. In attesa del ritorno della Venere di Morgantina il museo, ospitato nel convento dei cappuccini del 1630, si è rifatto il look: dopo 20 anni dall’apertura, l’edificio è stato adeguato alle attuali normative di sicurezza ed è dotato di un efficace sistema di allarme. L’esposizione dei reperti è corredata da carte tipografiche, fotografie e pannelli esplicativi che accompagnano il visitatore lungo il percorso stabilito proponendo anche approfondimenti tematici.
