La spiaggia di Marausa sul litorale trapanese rischia di diventare irraggiungibile a causa di una recinzione recentemente realizzata dalla società proprietaria del terreno attraverso cui, da alcuni decenni, i pedoni e le auto raggiungono l'arenile e gli stabilimenti balneari. La proprietà è della "Marausa Lido" spa, società di Brescia che anni fa aveva acquisito l'area per realizzarvi un villaggio turistico. Ma i progetti non sono mai stati realizzati.
Oggi pomeriggio un gruppo spontaneo di cittadini, commercianti e operatori turistici ha indetto una manifestazione di protesta contro la chiusura dell'accesso alla spiaggia libera. L'obiettivo è avviare l'iter giudiziario necessario affinché le recinzioni installate vengano rimosse. Alla protesta aderisce anche il Movimento Turismo & Territorio per lo Sviluppo della Riviera Trapanese, che chiede alla politica locale e, in particolare, al Comune di Trapani, di porre in essere tutte le iniziative possibili di sua competenza affinché possa essere ripristinato l'accesso alla spiaggia.
"Anche in considerazione della grave crisi economica che attraversa il nostro territorio – sottolinea il portavoce del Movimento, Paolo Salone – sarebbe paradossale che la politica locale, invece di favorire e stimolare iniziative imprenditoriali in grado di generare nuovi posti di lavoro, blocchi e/o rallenti nuove possibilità di crescita. Chiediamo pertanto al Comune di Trapani di informare l'opinione pubblica circa il reale stato di cose e di attivarsi immediatamente al fine di scongiurare l'interdizione della spiaggia nella prossima primavera-estate". Al movimento aderiscono Agriturist Trapani, Consorzio Turistico Alberghiero Trapanese, Assoviaggi Confesercenti, Compagnie delle Opere della Sicilia Occidentale, Consorzio Pantelleria Island.