Per garantire la migliore fruizione dell’Etna, senza pericoli per turisti, visitatori, sciatori, e la corretta viabilità sulle strade che portano al vulcano, è già pronto il nuovo piano operativo della Provincia di Catania per la sicurezza sull’Etna, cominciando dal versante Sud dell’Etna, all’altezza del Rifugio Sapienza e su tutto il territorio di Nicolosi. Un totale di 14 uomini e 12 mezzi operativi (tra caterpillar, spazzaneve, trattori con barriere antineve, fuoristrada, Fiat Panda 4×4 e una motoslitta) è quanto la Provincia etnea ha attualmente a disposizione per garantire la sicurezza sul vulcano durante l’inverno. Nei prossimi giorni una riunione sarà dedicata alla sicurezza sull’altro versante dell’Etna, che coinvolgerà anche i Comuni di Belpasso, Ragalna, Zafferana e le cittadine interessate dal turismo e dalla viabilità. Quello dell’Etna, infatti, non è uno scenario facilmente gestibile, perché alla neve si aggiungono spesso i disagi della nebbia, del vento e il pericolo della cenere sulle strade. Per questo occorre realizzare gli interventi a partire dai parcheggi per arrivare alle strade, ai ristoranti e agli esercizi commerciali. Complessivamente ogni fine settimana sull’Etna e sulle sue piste il soccorso alpino effettua 20, 30 interventi. Tra questi, oltre alle "classiche" fratture degli sciatori, ci sono emergenze di grave portata, come gli infarti, ai quali si deve rispondere con mezzi veloci, come l’elisoccorso.