Negli ultimi anni nel Parco delle Madonie hanno chiuso sei strutture. Oggi restano attivi solo due hotel e un rifugio. L’allarme è stato lanciato ieri nel corso dell’incontro su Alberghi e Territorio inserito nella 23esima edizione delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno. E Piero Mogavero, delegato dell’associazione degli albergatori delle Madonie, ha puntato il dito contro Ici e Tarsu. “Per noi che lavoriamo al massimo 100 giorni l’anno le tasse sono tropo esose e ci costringono ad essere morosi. E dalle istituzioni non arriva nessun aiuto perché ci dicono che le tariffe non possono essere rivisitate”. Per Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, manca la collaborazione reciproca con Provincia e Comune: “finora il settore vive di iniziative autonome ad opera di singoli imprenditori. E alle fiere turistiche ci troviamo senza il supporto delle istituzioni locali”. Un appello che il vicesindaco Francesco Scoma tenta di accogliere come può: “non potendo finanziare le iniziative, il Comune si impegnerà a promuovere la destinazione nelle principali piazze europee”.