mercoledì, 17 Luglio 2024

I Nebrodi a caccia di turisti

La zona deve far fronte ad alcune criticità: dai trasporti alla comunicazione

Per portare nella zona dei Nebrodi i facoltosi turisti del Nord Europa e non solo alcuni operatori di Capo d'Orlando qualche mese fa hanno lanciato un'idea provocatoria: costruire un aeroporto sull'acqua. Del resto, a parte la settimana di ferragosto, tutto il sistema dell'ospitalità soffre. E tanto. E le cause sono tante. Per Filippo Filippeschi, fondatore del tour operator In-Italia, con una sede a Copenaghen e una a Capo d'Orlando, "ci sono parecchi punti critici e uno riguarda i trasporti: qui non serve certo un aeroporto, serve il doppio binario, serve un sistema ferroviario integrato con gli aeroporti. Altro grande problema è quello della comunicazione e promozione: gli operatori sono con l'acqua alla gola perché non sanno vendere i prodotti".
Uno degli imprenditori più lungimiranti dell'area è sicuramente Carlo Vinci che quasi 18 anni fa a San Gregorio, frazione di Capo d'Orlando, lanciò con Legambiente il pescaturismo e Mare d'Amare che oggi è un brand riconosciuto. Qualche anno fa, poi, Vinci ha sviluppato un sistema di network con i proprietari di case organizzando così un sistema di offerta diffusa che da qualche tempo ha esportato nel vicino comune di Brolo dove con il marchio Dimorando oggi sono disponibili circa 500 posti letto in strutture gestite direttamente dalle famiglie. E in cantiere ci sono due progetti nuovi: Brolo low cost che consente alle famiglie di trascorrere un finesettimana a prezzi competitivi e la Fondazione Partecipando che nascerà a settembre.

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