Ibla a rischio spopolamento, arriva la card da 3mila euro

Dalle case a un euro a chi offre incentivi per ogni nuovo nato, i borghi italiani provano ad attirare nuovi residenti. In Sicilia, l’ultimo caso riguarda Ibla, il quartiere del centro storico di Ragusa, che ha deciso di offrire una card da 3mila euro da spendere nei negozi del centro storico.

Pr ottenere la card è necessario prendere la residenza per almeno due anni: “Stiamo progettando il rilancio della nostra città a partire da un elemento: gli abitanti. Perché i turisti e gli studenti che frequentano l’università di Ragusa sono importanti, ma serve una presenza più stabile e prolungata nel tempo perché la città e la sua economia non muoiano”, ha dichiarato sul Corriere della Sera Daniele La Rosa, presidente del Consorzio Ragusa Ibla. La proposta è emersa nel corso dell’ultima assemblea dei soci del Centro commerciale Naturale Antica Ibla.

“Nella mission del centro commerciale – spiegano dal direttivo – si aspira ovviamente a intercettare sempre di più i flussi turistici, ma non possiamo dimenticare che Ibla è un centro storico Patrimonio dell’Umanità che, però, rischia lo spopolamento. Insomma: turismo sì, ma mantenendo il più possibile la dimensione di un borgo che deve vivere partendo proprio dai residenti”.

Oltre a questa idea della “card” per i nuovi residenti, diversi sono stati gli argomenti affrontati: “Dal lavoro fatto negli ultimi due anni, del quale siamo estremamente soddisfatti perché abbiamo consolidato la nostra presenza nel territorio, è emersa con forzala necessità che ci si doti un ‘destination manager’ – spiega La Rosa – cioè una figura professionale in grado di analizzare le attrattive dell’area in cui si opera e, in base al risultato, ottimizzare le risorse per progettare campagne di promozione turistica estremamente mirate, direi quasi chirurgiche. Oltre a questo si è discusso dell’importanza di proseguire nell’attività di organizzazione di piccoli e grandi eventi in modo da offrire, a residenti, forestieri e turisti, sempre un motivo in più per trascorrere del tempo a Ibla”.

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