La scommessa del turismo delle radici per il 2024 passa anche dal Festino

Cresce sempre di più l’interesse per il turismo delle radici che riguarda il rapporto con le comunità di italiani all’estero e i luoghi di origine che nell’ultimo secolo hanno visto emigrare centinaia di migliaia di siciliani.

A Terrasini, all’interno di Palazzo D’Aumale, in occasione della presentazione del “Nick La Rocca Festival” che nasce sotto l’egida di Angelo Butera, si è svolto un incontro che ha coinvolto altre figure amministrative provenienti da diverse aree della Sicilia, che ha dato la possibilità di conoscere i progetti già in campo da parte del ministero degli Esteri, rappresentato da Maurizio Giambalvo, il quale ha enunciato una serie di provvedimenti, intenzioni e soprattutto somme messe a disposizione per sviluppare il progetto.

Dal canto suo, Giampiero Cannella, assessore alla Cultura Città Metropolitana di Palermo, ha preso ad esempio l’importante appuntamento per il 2024, quando si svolgerà il 400° Festino di Santa Rosalia, un’occasione che attirerà un numero enorme di turisti da ogni parte del mondo e che inevitabilmente coinvolgerà l’intera provincia palermitana e non solo. Ed è proprio con l’attenzione a questa crescita numerica, ma anche agli svariati interessi per la nostra terra, che sono già in campo una serie di misure e progetti che non concentrino eventi e manifestazioni in singoli periodi dell’anno.

Tra questi sicuramente una nota di merito spetta ad Angelo Butera, che da anni si batte per la concretizzazione di progetti del genere, come la sua idea del Nick La Rocca Festival, una manifestazione diffusa nel territorio regionale dedicata al jazz che coinvolge diverse aree della Sicilia, da Patti a Salaparuta, città natìa del musicista Nick La Rocca, passando per Castelbuono, Terrasini, Giuliana, Alcamo e Gangi.

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