Per la prima volta Trapani partecipa all’avventura de Le Vie dei Tesori, con l’aiuto della Diocesi: diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto. Tutti da scoprire al costo di 1 euro nei tre weekend da oggi, venerdì 14 settembre, a domenica 30 settembre.
Sarà una vera immersione nella storia della città, dalle origini al Medioevo e all’età del Barocco fino ai giorni nostri: passando soprattutto per le chiese — sono tredici quelle da visitare e su quasi tutte ha lasciato la sua impronta l’architetto trapanese Giovanni Biagio Amico, sepolto alle Anime Sante del Purgatorio — per raggiungere poi l’antica Vicaria, oggi museo d’arte moderna e contemporanea la Salerniana e il Museo San Rocco; passare sotto gli archi barocchi di palazzo Riccio di San Gioacchino e giungere tra gli arredi liberty di palazzo Adragna; e chiudere con le tre torri a guardia della città: dalla trecentesca Giudecca alla Colombaia recuperata da Carlo V, e Ligny, dalla cui terrazza si scorgono le Egadi. Un passo indietro per ritrovare le chiese: conchiglie e frutti sorgono tra gli stucchi della Cappella della Mortificazione, marmi mischi e stucchi sia al Collegio dei Gesuiti che alla Badia Nuova, candidi capitelli, intrecci, fiori e foglie all’Immacolata Concezione che nasconde uno splendido abside scenografico. Le leggende dei crocifissi: si narra che quello di Santa Maria dell’Itria rivestito in guscio di tartaruga sia rimasto al suo posto proprio per volere del Cristo in croce; e al crocifisso di San Domenico sono stati attribuiti diversi miracoli. San Pietro, invece, fa storia a sé: è l’unica chiesa a cinque navate e custodisce l’organo più complesso d’Europa, costruito nella prima metà dell”800.
In collaborazione con Planeta, sono state organizzate anche due visite guidate d’autore con degustazione di vini.