“Per attrarre turismo e creare sviluppo, il governo della Regione mira a indirizzare i beni ambientali verso un uso sociale attraverso la fruizione culturale e non esclusivamente materiale del patrimonio naturale”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, alla presentazione del “Piano di interpretazione ambientale” che mette in rete le 32 riserve naturali gestiste dall’Azienda regionale delle foreste demaniali. “Con il testo – ha aggiunto Lombardo – si è voluto ridisegnare, in un progetto chiaro, il nuovo ruolo delle riserve quali soggetti attivi di una politica turistica, in cui possono rappresentare un vero patrimonio economico ed occupazionale, oltre che naturalistico. Le 32 riserve sono gestite imprenditorialmente, una gestione che dovrà produrre degli utili, non essere solo a carico della Regione, ma anche di alcuni gruppi di operatori che al tempo stesso le potranno gestire. L’investimento c’è stato ed è stato notevole – ha concluso Lombardo – Si tratta di migliaia di ettari di terreno nei quali esistono siti archeologici, bellezze naturalistiche di rilievo, che alcuni gruppi di giovani e meno giovani, potranno governare e si autogestiranno, per farlo fruire ai cittadini e a tutti i turisti”.