martedì, 19 Novembre 2024

Marsala, aumenta imposta soggiorno ma servizi turistici scarsi

Ogni anno sempre la stessa storia, appena si ritorna dalla BIT, ed dopo aver fatto una serie di interviste su TV e paginate di giornali che descrivono nel miglior modo tutto quello che c’è da fare a Marsala (tutto compreso nei pacchetti acquistati), la prima cosa che si fa è quella di aumentare l’imposta di soggiorno. A denunciare la situazione è Giuseppe Giacalone, presidente AST – Associazione Strutture Turistiche Marsala secondo cui in questo modo si tende a scoraggiare quanti si apprestano a prenotare un soggiorno a Marsala.

“L’aumento della tassa di soggiorno – spiega Giacalone – s’incrocia con la Consulta Comunale del Turismo che l’Amministrazione ha deciso di attivare: infatti ha chiesto alle varie categorie di indicare i rappresentanti da inserire. Ma prima che arrivasse la convocazione della Consulta, l’amministrazione comunale aveva pubblicato la delibera con l’aumento dell’imposta di soggiorno.

In una affollata assemblea – aggiunge – tutte le associazioni degli albergatori ed altri portatori di interessi generali in ambito turistico, pur riconoscendo che le amministrazioni hanno bisogno di maggiori introiti per finanziare servizi in ambito turistico, non hanno apprezzato il metodo, proprio nel momento che sarebbe stato opportuno che tale problematiche venissero discusse nella Consulta Comunale del Turismo.
Alla luce di quanto sopra, hanno chiesto all’Amministrazione di sospendere l’inoltro al Consiglio Comunale per l’approvazione e, qualora lo abbia già fatto, di ritirare la delibera ed eventualmente riproporla dopo che la Consulta Comunale del Turismo, possa esprimersi sia sull’aumento che sulla destinazione dell’imposta stessa.
In ogni caso è stato chiesto che tale aumento, ove non sia possibile evitarlo o ridurlo, sia applicato a partire dall’anno 2024, per il semplice fatto che le prenotazioni per il 2023 sono già in fase avanzata e già le agenzie chiedono già sin da ora i prezzi da applicare per il 2024.
La cosa più importante da discutere in seno alla Consulta sarebbe quello della ripartizione dei fondi a secondo delle iniziative che vogliono portare avanti.
Infatti è cronica la mancanza di servizi a favore dei turisti. Mancano trasporti dedicati per quelli che si vogliono spostare in un territorio così vasto che va dalla Laguna dello Stagnone della zona nord alle spiagge e lidi della zona Sud. La pulizia delle spiagge ogni anno viene fatta all’ultimo minuto e il servizio di salvataggio nelle spiagge libere è diventato un sogno.
Per non parlare dei servizi di informazione turistica: Monumento dei 1000 chiuso, Proloco spostata in locali non propri, punto informazioni al porto e all’imbarcadero per Mozia realizzati dalla Regione Sicilia chiusi per mancanza di personale; pulizia delle strade e raccolta rifiuti solidi urbani abbandonati ai margini delle strade poco attenzionata”, conclude Giacalone.

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